X Municipio, Azione denuncia ritardi e malfunzionamenti, Falconi: a Roma serve un nuovo "asset" amministrativo
Mario Falconi"Una città come Roma non può essere governata con gli attuali strumenti normativi.C’è carenza di personale e qualcosa, in tal senso, si sta facendo, ma serve il riconoscimento per l'area metropolitana di Roma di diverse competenze, fondi e possibilità gestionali da assegnare ai municipi
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(AGR) Le pastoie della burocrazia rallentano il X Municipio, i cittadini si lamentano dei tempi lunghi di attesa per certificati, le imprese segnalano ritardi nelle autorizzazioni. Da Azione arriva una denuncia forte di una situazione limite:“Il Municipio Roma X è nuovamente alle prese con una crisi amministrativa senza precedenti. La macchina burocratica è ormai paralizzata da una cronica carenza di personale, con uffici sguarniti e tempi di attesa insostenibili per il rilascio delle autorizzazioni. - affermano Flavia De Gregorio, Antonio De Santis Andrea Bozzi e Roberta Vecchiarelli, rispettivamente capogruppo, consigliere capitolino, consigliere del X Municipio di Azione e Raffaella Vecchiarelli, Segreteria Direttivo Azione Municipio X.- La situazione ha raggiunto livelli allarmanti: le imprese edili, impossibilitate a ottenere in tempi utili i rinnovi delle concessioni, sono costrette a smontare i ponteggi prima di completare i lavori, con gravi danni economici e ritardi nei cantieri. Anche il settore del commercio è ostaggio di questa situazione, con pratiche di rinnovo e autorizzazioni bloccate da mesi sulle scrivanie degli uffici”.
Il presidente del X Municipio Mario Falconi ammette: “In parte hanno ragione – spiega – Ma assieme alle proteste devono unirsi e battersi affincè a Roma venga riconosciuto un nuovo assetto amministrativo. Non sono per Ostia comune ma è anche vero che una città come Roma non può essere governata con gli attuali strumenti normativi. C’è carenza di personale e qualcosa, in tal senso, si sta facendo, ma tutto ruota attorno al riconoscimento per l'area metropolitana di Roma di diverse competenze, fondi e possibilità gestionali da assegnare ai municipi che sono delle vere e proprie città di Provincia. Le critiche sono giuste ma bisogna trovare soluzioni tutti assieme ed allo stato dei fatti l’unica soluzione è quelo di dare a Roma un diverso assetto costituzionale”