Roma, .Parco archeologico del Colosseo: intervento di potatura e messa in sicurezza di tre pini adiacenti l’Arco di Tito
Nel Parco sono presenti oltre 1.260 grandi alberature, tra cui 104 pini che hanno superato i cento anni di età: veri e propri “monumenti verdi” che testimoniano la cura costante dedicata a questo patrimonio naturale. La maggior parte di essi appartiene alla specie Pinus pinea
Di E. B.: Redazione AGR :: 13 gennaio 2025 14:21
Roma parco del Colosseo arco di Tito
(AGR) Il Parco archeologico del Colosseo, che, oltre al monumento simbolo di Roma, comprende anche il Foro Romano e il Palatino, rappresenta il più importante parco verde, nel cuore della città eterna, con un'estensione di più di quaranta ettari. L'aspetto che caratterizza questo spazio è un'integrazione estremamente armonica tra strutture archeologiche e patrimonio arboreo, che ha contribuito nei secoli ad alimentare il fascino dell'area archeologica centrale di Roma presso i viaggiatori e gli intellettuali europei che visitavano la Città Eterna. Ed è una precisa responsabilità del Parco mantenere questa armonia tra contesto archeologico e paesaggio naturale.
Per questo la tutela del patrimonio verde - elemento paesaggistico unico, ma anche risorsa preziosa per l’ambiente e per la comunità - rappresenta uno degli aspetti fondanti della missione del Parco archeologico del Colosseo e del suo futuro green. Nel Parco sono presenti oltre 1.260 grandi alberature, tra cui 104 pini che hanno superato i cento anni di età: veri e propri “monumenti verdi” che testimoniano la cura costante dedicata a questo patrimonio naturale. La maggior parte di essi appartiene alla specie Pinus pinea, i caratteristici pini mediterranei introdotti tra il 1907 e il 1925 da Giacomo Boni, allora direttore degli scavi del Foro Romano e del Palatino.
I tre pini oggetto dei lavori sono tutti di notevole altezza (26,09 m.; 22,39 m.; 25,75 m.) e in due casi presentano una marcata inclinazione, causata dalla ricerca di luce, essendo parzialmente ombreggiati dal terzo, posizionato in una zona più esposta a est.
Grazie a questo intervento, preceduto da indagini tomografiche che hanno escluso criticità all'apparato radicale e, dunque, alla stabilità dei pini, sarà possibile garantire nel tempo la salute di queste maestose "sentinelle verdi" degli alberi e la sicurezza dei visitatori, anche nel caso di eventi metereologici estremi, purtroppo sempre più frequenti che potrebbero determinare il distacco di rami.
Per favorire l’intervento in sicurezza, il passaggio lungo la Via Nova e il Clivo Palatino saranno temporaneamente interdetti tra le 9.00 e le 10.30 dei tre giorni indicati. Per chi necessita di accedere al Colle Palatino prima delle ore 10:30, sarà disponibile l’ingresso cd. del Vignola in via di San Gregorio.
