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Allarme della Polizia Postale, la proposta di impiego part-time è una truffa, per attirare giovani in cerca di occupazione

A riguardo la Polizia Postale consiglia di non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo. Alla vittima viene chiesto di versare dei soldi per sbloccare pagamenti e per corsi di formazione

printDi :: 23 agosto 2024 20:06
Polizia postale e telecomunicazioni allarme

Polizia postale e telecomunicazioni allarme

(AGR) Proposta per impiego part-time usata per carpire denaro. "Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po' del tuo tempo per un po'?". E' il messaggio "truffa" che da alcuni giorni, secondo quanto emerge dall'alert lanciato dalla Polizia Postale, sta girando sulle applicazioni di messaggistica istantanea che "rappresentano sempre di piu' il veicolo preferito dai cybercriminali - spiegano gli investigatori - per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa".

La Postale spiega che rispondendo a questo messaggio una presunta "reclutatrice" tentera' di invogliarti ad accettare un'allettante proposta di lavoro: "La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un'opportunita' di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarita' seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 € al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto cio' di cui hai bisogno e' instagram e telegram. Se hai entrambi possiamo iniziare".

 
La richiesta che arriva all'utente e' semplice: vedere alcuni video, mettere "mi piace" e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell'attivita' svolta. In realta' si tratta di una truffa, resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell'utente. La vittima del raggiro sara' successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione e in altri casi a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro.

La Polizia Postale consiglia di non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il dispositivo.

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