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Cambiare banca costa troppo

print06 dicembre 2004 20:04
(AGR) L' Antitrust ha deciso di avviare un' indagine sugli ostacoli di mobilità nell' intermediazione finanziaria. In altre parole ci sono “troppi costi per il consumatore che decide di cambiare banca e affidarsi ad un Istituto differente”.

Questi costi, che l' l'Authority presieduta da Giuseppe Tesauro chiama switching costs, portano i consumatori ad evitare le alte spese legate all' interruzione del rapporto con la banca e decidono di rimanere catturati dall' impresa presso la quale effettuano il primo acquisto.

La rilevanza del fenomeno, osserva l'Antitrust, “trova riscontro anche nella circostanza che, nel corso degli ultimi anni, sono pervenute all'Autorità numerose denunce che lamentano la presenza di significativi ostacoli legati al cambiamento dell'operatore cui rivolgersi per l'offerta dei servizi del risparmio gestito e amministrato e delle carte di credito”.

Nelle denunce, sottolineano dall’ Antitrust, vengono evidenziati “rilevanti costi di cambiamento, derivanti dalla richiesta, da parte degli operatori, di commissioni ingiustificatamente elevate per la chiusura dei rapporti contrattuali, e dai tempi eccessivamente lunghi connessi all' interruzione dei medesimi rapporti”.

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