Amianto nelle Ferrovie: il Tribunale di Palermo condanna l’INAIL a riconoscere una rendita di 200mila euro ai familiari
L’avvocato Ezio Bonanni: “Le FS hanno utilizzato amianto in modo abnorme nonostante si conoscessero già le sue capacità lesive per la salute umana. Ora va riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni subiti dai familiari”
(AGR) di Donatella Gimigliano
Il Tribunale di Palermo ha condannato l’INAIL al pagamento della rendita di 200mila euro a cui aveva originariamente diritto già dal 2007 la vedova dell’ex macchinista delle Ferrovie dello Stato, V.S., morto di mesotelioma pleurico per l’esposizione all’amianto. Ma la giustizia per la vedova è arrivata troppo tardi perché è venuta a mancare l’anno scorso, e ora l’INAIL dovrà devolvere la cifra ai cinque figli della vittima.
Nell’ultimo Rapporto ReNaM dell’INAIL, giunto alla sua settima edizione, si contano circa 160 casi, di cui quasi 70 tra i macchinisti. E purtroppo, tra le vittime inconsapevoli c’è stato anche il macchinista palermitano, come riconosce la sentenza del Tribunale: “si può affermare che la patologia (mesotelioma pleurico), che ha portato al decesso, riconosce la sua origine nell’esposizione lavorativa alle fibre di amianto presenti nei locomotori da lui condotti nei circa 30 anni di dipendenza dalle Ferrovie dello Stato”.
«Le FS hanno utilizzato amianto in modo abnorme nonostante si conoscessero già le sue capacità lesive per la salute umana – denuncia l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale della famiglia – solo in seguito alle numerose condanne hanno avviato un tardivo processo di bonifica. Ora però occorre risarcire i danni alle vittime e ai loro familiari». «Quando la giustizia arriva tardi è una vittoria a metà - sottolinea - perché, nonostante il risultato nessuno potrà restituire ai figli un padre, in questo caso anche una madre che per lunghi anni ha atteso il riconoscimento di un diritto».
L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste tutte le vittime dell’amianto che hanno lavorato alle Ferrovie dello Stato e le loro famiglie. Attraverso il link https://onanotiziarioamianto.it/mesotelioma-ferrovie-ona/ è possibile ricevere tutte le informazioni e richiedere il supporto dell’associazione.