Amianto nei trasporti, FS condannata al risarcimento per la morte di un ex-dipendente per mesotelioma
L’Osservatorio Nazionale Amianto: nelle Ferrovie dello Stato potrebbero essere 4000 i decessi per esposizione alla fibra killer. Le FS condannata a pagare 200 mila euro quale risarcimento per la morte di un operaio deceduto per mesotelioma da amianto
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(AGR) di Donatella Gimigliano
Il Tribunale di Roma ha condannato le Ferrovie dello Stato al risarcimento di 200mila euro alla vedova e i due figli di un operaio morto da mesotelioma da amianto accogliendo un ricorso presentato dagli avv. Daniela Cataldo ed Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto.
Ferrovie dello Stato aveva contestato la pretesa con la motivazione che “solo a partire dalla metà degli anni ’70 vi è stata la presa di coscienza circa la pericolosità della esposizione a fibre in amianto”. Non è stata dello stesso avviso il giudice Antonella Casoli che invece ha richiamato precedenti sentenze sottolineando che “già negli anni ‘50 esisteva un’ampia letteratura scientifica che richiamava gli effetti dannosi dell’amianto e ha ribadito la responsabilità per aver esposto l’operaio “a elevatissime concentrazioni di polveri e fibre di amianto, contenute nei materiali manipolati e comunque aerodisperse nell’ambiente di lavoro”, ma anche perché avrebbe “omesso di mettere a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale, quali mascherine e tute da lavoro e di informare il lavoratore sui rischi connessi” all’amianto.
"Siamo soddisfatti del risultato, ma non è giusto che le persone esposte alla fibra killer e i loro familiari debbano affrontare un calvario giudiziario perché siano riconosciuti i loro diritti – dichiara Bonanni, che oggi, intervenendo all'incontro di studio presso il Salone d'Onore del CONI, organizzato CONI, CNIFP e da Confimea Imprese e ONA, ha ribadito “la necessità di una nuova cultura dell'impresa che sia rispettosa della sicurezza sul lavoro, che eviti infortuni e malattie professionali e che superi la logica che vede contrapposte le maestranze e i loro datori di lavoro, perchè tutti gli sforzi siano concentrati sulla tutela della salute in un ambiente di lavoro sano".
L’ultimo Rapporto mesoteliomi pubblicato nel febbraio 2022 e aggiornato al 2018 ha censito 696 casi tra i dipendenti di FS (fino al 2015 erano 619). I numeri sono ancora parziali, perché tre regioni non hanno inviato i casi registrati dal 2016.
Ma è solo la punta dell'iceberg, perché poi dal 2015 al 2021 l'ONA ha censito ulteriori 200 casi, il che ha portato a circa 1000 decessi solo per mesotelioma e sfiora i 3000, tenendo conto di tutte le altre malattie asbesto correlate, portando ad un complessivo numero di 4000 morti, escludendo le ditte esterne di coibentazione delle carrozze ferroviarie.