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Roma, "Manon" incanta il Teatro dell'Opera

print01 giugno 2018 10:15
Roma, Manon incanta il Teatro dell'Opera
La prima del balletto “Manon” di Kenneth MacMillan (le cui rappresentazioni si sono concluse ieri sera), ha incantato il Teatro dell’Opera di Roma, facendo registrare il "pienone" ed un pubblico entusiasta tutte le sere. Kenneth MacMillan, una delle maggiori figure del balletto del dopoguerra - celebrato proprio lo scorso autunno a Londra in occasione dei venticinque annidalla sua morte – è stato al Teatro Costanzi nel 1965 e nel 1982 con il suo “Romeo e Giulietta”, interpretato dal Royal Ballet di Londra. E’ stato interpretato dai primi ballerini, dai solisti e dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma ed eccezionalmente , dall’étoile dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Ballo: Eleonora Abbagnato, nel ruolo di Manon, dall’étoile ospite Friedemann Vogel nel ruolo di Des Grieux, e dall’étoile de l’Opéra di Parigi e assistente alla Direzione del Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, Benjamin Pech nel ruolo di Monsieur G.M.

Il Sovrintendente Carlo Fuortes ha dichiarato:“Manon è il quinto titolo della nostra stagione di balletto ben variegata ebilanciata tra classico e contemporaneo. È stata la prima volta del Corpo di Ballo delTeatro dell’Opera di Roma con un Balletto di Kenneth MacMillan e la primavolta di Eleonora Abbagnato in un Balletto Classico a serata intera”.

La Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato ha dichiarato: “Sono fiera di parlare di Manon, balletto che amo, e del nostro Corpo di Ballo che lointerpreterà, per la prima volta, tra qualche giorno. Ringrazio Paricia Ruanneche ha lavorato per tanti anni con Kenneth MacMillan, per essere stata qui con noi e per aver capito insieme a me che era il momento di affrontare un titolo di valore, difficile nella tecnica e nell’espressione. Karl Burnett, per la prima volta qui al Teatro dell’Opera di Roma, ha fatto un lavoro minuzioso e attento.Insieme a lui e a Patricia, i ballerini hanno dato il massimo ed hanno dimostrato di avere il carattere giusto per farlo, la costanza di lavorare giorno dopo giorno per portare in scena un Balletto così complesso”.

Manon - creato nel 1974 e rappresentato per la prima volta il 7 marzo al Royal Opera House di Londra con il Royal Ballet - è il secondo balletto in tre atti del magistrale coreografo scozzese MacMillan durante il suo incarico come Direttore Artistico del Royal Ballet dal 1970 al 1977. Il libretto si basa sul romanzo dell’Abbé Prévost intitolato “Histoire du Chevalier des Grieux et deManon Lescaut” (1731). La triste storia della giovane Manon che nelle parole dello stesso MacMillan “….più che avere paura di essere povera, prova vergogna per questa condizione” ha attratto e ispirato nel tempo grandi creatori come Jules Massenet, Giacomo Puccini e diversi registi cinematografici. Manon,affascinata dall’ardore del giovane Des Grieux con il quale intrattiene una relazione, è introdotta nella società parigina da suo fratello Lescaut dissoluto e senza scrupoli. Manon viene sedotta dalla ricchezza di Monsieur G.M. e intrattiene con lui una relazione priva di sentimenti: abbandona Des Grieux pur amandolo. Durante una festa Manon

Roma,

spinge però Des Grieux, che la ama devotamente, a barare a carte e lui viene scoperto. La situazione precipita,Manon viene denunciata e deportata come prostituta in Louisiana. Des Grieux la segue, pugnala a morte un carceriere che abusa di lei e scappano insieme nelle vicine paludi dove Manon trova la morte sopraffatta dagli spettri del suo passato. Mac Millan con il suo genio ha dato una chiara identità al balletto nazionale britannico: autore di balletti in un atto, ne crea diversi a serata intera arricchendo la forma del balletto in tre atti.

foto Kageyama

(di Manuela Minelli)

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