Roma, furti in abitazione e garage condominiali. cinque arresti in poche ore
In via della Giustiniana i Carabinieri hanno sorpreso e bloccato due cittadini romani, un 34enne e una donna 30enne, che, con l'utilizzo di una micro-camera endoscopica ed attrezzi da scasso, avevano forzato un box privato e stavano asportando dal suo interno numerosi utensili da lavoro


Carabinieri arnesi da scasso sequestrati
(AGR) In poche ore, in due distinti interventi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato 5 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di furto in abitazione, furto aggravato e ricettazione.
Nel tardo pomeriggio, a seguito della richiesta giunta al 112 da parte di alcuni residenti che segnalavano persone sospette in un condominio in via G. Casati, i Carabinieri sono immediatamente intervenuti sorprendendo tre uomini all’interno del giardino condominiale.Alla vista dei militari i tre hanno tentato di dileguarsi ma sono stati immediatamente bloccati.
Nella notte, invece, sempre i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono intervenuti in via della Giustiniana dove erano state segnalate al 112 alcune persone sospette all’interno dei garage condominiali.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso e bloccato due cittadini romani, un 34enne con precedenti e una donna 30enne, che, mediante l'utilizzo di una micro-camera endoscopica ed attrezzi atti allo scasso, avevano forzato un box privato e stavano asportando dal suo interno numerosi utensili da lavoro.
Le perquisizioni personali eseguite dai Carabinieri hanno permesso anche di recuperare, nelle tasche dell’uomo, le chiavi di un’auto parcheggiata nei pressi, risultata oggetto di furto, denunciato presso la Stazione Carabinieri Roma Madonna del Riposo, lo scorso 20 febbraio 2025; i due dovranno rispondere, quindi, anche del reato di ricettazione.
Le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia-querela e gli arresti sono stati convalidati. Degli uomini, tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di dimora nel comune di Roma, mentre la donna è stata sottoposta all’obbligo di presentazione in caserma.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli arrestati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.