Roma, furti e borseggi nel centro e sui mezzi pubblici, blitz dei Carabinieri, 21 arresti
Per la prevenzione dei furti sono dislocati decine di uomini e donne dell'Arma che controllano i luoghi sensibili. Approfittando della distrazione dei turisti, infatti, impegnati nello scatto "ricordo" ,molti sono stati derubati. Nelle ultime ore i Carabinieri hanno effettuato 21 arresti
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Carabinieri controllo centro storico
(AGR) Grazie a una intensa attività di controllo condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, è stato possibile, d’intesa con la Procura della Repubblica, arrestare in flagranza di reato 21 persone, tutte gravemente indiziate di furto aggravato.
In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro hanno intensificato la vigilanza in punti strategici come Largo Agnesi e il ponte degli Annibaldi. Qui, negli ultimi giorni, sei persone sono state arrestate in flagranza mentre sottraevano zaini e borse lasciati incustoditi dai turisti, intenti a scattarsi una foto con alle spalle lo sfondo del Colosseo. Scene ormai già note ai militari del Comando Piazza Venezia che intervengono con tempestività per fermarli in tempo e restituire la refurtiva alle vittime. Altre due donne, invece, sono state arrestate in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese, subito dopo aver asportato uno zaino ad una turista tedesca nei pressi di Castel Sant’Angelo. In un negozio di via del Corso, i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, hanno arrestato due cittadini della Georgia poiché avrebbero sottratto uno smartphone dalla tasca di una cliente mentre era intenta a scegliere alcuni capi di abbigliamento.
Tutte le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli arrestati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.