Roma Eur, simulava incidenti e minacciava azioni legali contro le vittime fingendosi avvocato, arrestato 44enne
Una donna mentre era alla guida era stata fermata dall’uomo, che l’aveva accusata di avergli danneggiato l’autovettura, durante una manovra stradale, assumendo, atteggiamenti minacciosi e costringendola a consegnargli, prelevandoli da un bancomat, la somma contante di 2.250,00 euro.


Carabinieri caserma Eur
(AGR) I Carabinieri Stazione di Roma E.U.R. hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di un romano di 44 anni, con precedenti, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, gravemente indiziato del reato di estorsione e falsità materiale commessa dal privato.
Nella circostanza, i Carabinieri, a seguito della denuncia – querela presentata da una 28enne romana, i militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che la mattina del 4 ottobre 2024, in Roma, via del Tintoretto, mentre era alla guida della propria autovettura, era stata fermata dall’uomo, che l’aveva accusata di avergli danneggiato l’autovettura, durante una manovra stradale, assumendo, nei suoi confronti, atteggiamenti minacciosi e costringendola, con la minaccia di denunciarla per omissione di soccorso, a consegnargli, prelevandoli da un bancomat, la somma contante di 2.250,00 euro. A seguito della visione dei filmati di videosorveglianza dell’istituto bancario, è stato possibile estrapolare un’immagine che, inserita nel sistema S.A.R.I., il riconoscimento facciale nella pubblica sicurezza, ha permesso di identificare l’indagato, il quale è stato poi riconosciuto dalla vittima mediante individuazione fotografica.
A seguito della notifica dell’ordinanza, i Carabinieri hanno condotto l’uomo presso il carcere di Regina Coeli.
Si precisa che il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, l’indagato deve ritenersi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.