Roma Casilina, preso pusher 26enne aveva organizzato una vera e propria centrale di spaccio, sequestrati 46 kg. di droga
Gli agenti del III Distretto Fidene-Serpentara entrati nella sua abitazione, si sono trovati davanti ad una base operativa: nell’appartamento erano celati, tra hashish marijuana e cocaina, oltre 46 kg di droga. In un mobile per la tv, gli agenti hanno trovato una pistola con caricatori e139 cartucce


Polizia Fidene soldi e droga sequestrati
(AGR) Era monitorato da tempo dagli uomini della VII sezione della Squadra Mobile capitolina e dai poliziotti del III Distretto Fidene-Serpentara perché ritenuto gravemente indiziato di una rete di spaccio di grossi quantitativi di hashish, marijuana e cocaina: l’uomo, un 26enne italiano, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.
È stato sorpreso ieri mattina dagli agenti mentre usciva dalla sua abitazione con uno zaino in spalla. Prima che riuscisse ad allontanarsi, i poliziotti lo hanno fermato per sottoporlo ad un controllo. Il suo palese nervosismo, unito al tremore delle mani e ad un’articolazione incerta delle parole a fronte delle domande degli agenti, lo hanno tradito sin da subito. All’interno dello zaino che portava con sé, infatti, celava 60 mila euro in contanti, della cui provenienza non ha saputo fornire alcuna giustificazione.
Camuffato da un mobile per la tv, gli agenti hanno altresì scoperto il ripostiglio segreto di una pistola con annessi caricatori e ben 139 cartucce. Dal bilancio del materiale sottoposto a sequestro risultano anche 8 cellulari, materiale per il confezionamento e due quaderni verosimilmente utilizzati per tracciare le vendite.
All’esito della perquisizione, il giovane è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di arma.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia di Stato.Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato deve ritenersi presunto innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.