Federalberghi, le aree antistanti gli hotel devono essere utilizzate per carico/scarico dei bagagli
In particolare, nelle aree antistanti gli hotel deve essere consentita la salita e discesa passeggeri e carico/scarico bagagli da bus, taxi e NCC per proteggere categorie deboli come disabili, anziani e genitori con bambini. Gli attuali divieti sono un ostacolo alla ripresa del turismo
Bagagli viaggiatori foto pixabay
(AGR) Turismo e mobilità: Federalberghi Roma segnala con forza la necessità che sia consentito l’uso delle aree antistanti agli hotel per salita e discesa passeggeri e carico/scarico bagagli da bus, taxi e NCC anche per proteggere categorie deboli come disabili, anziani e genitori con bambini; dopo i tanti positivi sforzi dell’Amministrazione Gualtieri, il persistere degli attuali divieti appare un assurdo ostacolo alla ripresa e ai nuovi investimenti sulle imprese del territorio. Mentre il positivo andamento delle prenotazioni primaverili ed estive non smette di delineare un concreto cambio di rotta per il turismo romano - dopo la drammatica e lunghissima crisi del settore dovuta al Covid ed agli aumenti delle bollette - normative riguardanti la mobilità cittadina divenute a dir poco anacronistiche continuano a limitare l’attività degli alberghi rischiando di porre un insensato freno alla ripresa.
In particolare, agli hotel è tutt’ora inibito l’uso delle aree antistanti agli ingressi per salita e discesa passeggeri e carico/scarico bagagli da bus turistici, taxi e NCC, impedendo lo svolgimento delle normali attività di ospitalità e ostacolando nei fatti il pieno rilancio del comparto, anche in termini di attrazione di nuovi investimenti; determinando nei fatti un incoerente balletto tra spinta allo sviluppo complessivo e razionale dell’economia turistica ed incongruenti impedimenti a che questo si realizzi.
Il rischio che altrimenti corrono le nostre imprese ricettive, vere protagoniste dell’attuale rinascita di interesse verso Roma, non è solo quello di perdere una fetta consistente di clientela, ma anche di disincentivare gli investimenti sul nostro territorio per quanto riguarda la riqualificazione dell’offerta”.