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Affitti brevi, Federalberghi: portare i soggiorni minimi da 2 a 3 notti e come New York l'host deve abitare nell'appartamento

Due i punti nodali: portare il numero minimo di notti da 2 a 3, imporre il cambio di destinazione da abitativo a commerciale e, sulla scia di quanto stabilito recentemente a New York è possibile affittare solo se l’host  vive nell’appartamento.

printDi :: 08 settembre 2023 17:24
Roma San Pietro foto pixabay

Roma San Pietro foto pixabay

(AGR) Federalberghi Roma apprezza l’impegno del Ministro del Turismo Santanché nel modificare  il testo originario del DDL sugli affitti brevi e la sua capacità di ascolto delle categorie, ma ritiene che il provvedimento necessiti di alcuni indispensabili emendamenti.

Due i punti nodali: fondamentale portare il numero minimo di notti, il cosiddetto minimum stay, da 2 a 3 - oppure imporre il cambio di destinazione da abitativo a commerciale con tutta la normativa e la tassazione che ne consegue - e, sulla scia di quanto statuito recentemente a New York, va tassativamente stabilito che sia possibile affittare solo se l’host  vive nell’appartamento.

 
“E’ molto importante,” ha sottolineato il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli “ che il Ministro del Turismo Daniela Santanché abbiamo provveduto a intervenire sulla questione degli affitti brevi con alcune modifiche al primo DDL: siamo fiduciosi che il testo finale, anche grazie all’ascolto dei suggerimenti della associazioni di categoria, possa ulteriormente migliorare. Al proposito, pur comprendendo le istanze di tutti, stupisce molto che vi siano polemiche sulle garanzie di sicurezza degli ospiti in tema di igiene e prevenzione incendi: garantire la salute e l’incolumità dei clienti non può che essere un dovere primario per chiunque operi nel campo della ricettività turistica.”  

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