Spettacolo con giusto pareggio al ‘Grande Torino’
TORINO-ROMA 1-1
(AGR) Sia chiaro: questo è un pareggio che entrambe – Roma e Torino - devono tenere ben stretto. Di solito, pareggi con questo punteggio finale fanno pensare a grandi menate a centrocampo, a palleggi asfittici, inutili, stucchevoli, senza fine - che qualcuno, bontà sua, definisce ‘possesso palla’, ma che in realtà servono solo ad abbassare il ritmo della gara e a far sbadigliare gli spettatori – e senza che nessuna delle due squadre provi l’affondo, magari capitando, nel seguito, il solito colpo di fortuna a una delle due squadre quando un pallone calciato tanto per calciare incontra uno stinco o la schiena di un avversario ed entra in rete. E poi, quasi a voler riparare all’ingiustizia provocata dal caso, il fato provvede a equilibrare le sorti, magari con un pallonaccio sbilenco che finisce in porta, facendo gridare al ‘goal capolavoro’. Ecco, è questo che, di solito, gli uno a uno portano a pensare.
L’1-1 tra Torino e Roma è, invece, di tutt’altro tipo. Intanto, chiunque abbia assistito alla partita, che sia tifoso dell’una o dell’altra squadra, non può che convenire sulla giustezza del suo esito finale. Nessuna della due squadre, infatti, è riuscita ad imporre il proprio gioco. Granata e giallorossi sono entrati in campo con una gran voglia di vincere: la chiave per capire il risultato della gara è proprio qui, nella costante ricerca della vittoria da parte delle due. Al ‘Grande Torino’ c’è stata battaglia, eccome se c’è stata: ai granata che al 5’ mettono sull’avviso la Roma con un gran colpo di testa di Zapata neutralizzato da Rui Patricio, i giallorossi rispondono al 9’ con Dybala che pesca bene Lukaku che spara dalla distanza, ma il pallone va fuori. È iI dominio del centrocampo l’obiettivo delle contendenti, ma le dighe reggono bene, semmai, per tirare fuori qualcosa, bisogna lavorare sulle fasce: Spinazzola, al 58’ riesce a sganciarsi e arriva al cross, pallone a Cristante, per la Roma sembra fatta ma il palo salva il Torino. Più tardi, al 64’ è ancora Roma, ancora Spinazzola che calcia a Milinkovic fuori dai pali, ma chissà come, il santantonio serbo (altezza cm. 202, peso Kg. 92) arriva a deviare a goal praticamente fatto. Poi, è ancora bagarre, né l’una né l’altra mollano. Ma la sensazione è che questa partita non finirà 0-0, infatti di lì a poco arrivano le reti: goal ‘costruiti’, nel senso che non sono arrivati fortuitamente. Il vantaggio della Roma arriva su manovra giallorossa, al 68’, quando Lukaku, in area, duella con Buongiorno, vince e si libera al tiro: sinistro imprendibile e vantaggio Roma; il pareggio torinista, invece, è cosa fatta all’85, sugli sviluppi di un calcio di punizione: Ilic inventa un gran traversone che piove in area, sul pallone arriva velocissimo Zapata che insacca di testa.
Dunque, una partita equilibrata, quella tra Torino e Roma, che non poteva che partorire un risultato finale equilibrato. E reiteriamo, né il Torino può dire di aver gettato via due punti in casa, né la Roma ha da recrimina per essere stata riacciuffata quando viaggiava sul vantaggio, già assaporando il dolce gusto dei tre punti corsari.
Mourinho e Juric sono due autentici maestri di calcio: non è difficile pronosticare un grande campionato, con esiti più che soddisfacenti, per entrambe. A riguardo, non temiamo smentite.