Secondo oro nella vela, Tita-Banti fanno il bis e regalano all'Italia il decimo oro
Ruggero Tita e Caterina Banti conquistano per la seconda volta la medaglia d’oro Olimpica e diventano i primi velisti italiani a raggiungere questo traguardo; la vela azzurra raccoglie nel medagliere due medaglie d’oro in un’unica edizione dei Giochi e arriva a sei ori conquistati nella sua storia.
(AGR) Dodicesimo giorno, 8 agosto 2024, il giorno più lungo. A Marsiglia, teatro della vela Olimpica dei Giochi di Paris 2024, la squadra italiana riscrive la storia. Ruggero Tita e Caterina Banti conquistano per la seconda volta la medaglia d’oro Olimpica e diventano i primi velisti italiani a raggiungere questo traguardo; la vela azzurra raccoglie per la prima volta nel medagliere due medaglie d’oro in un’unica edizione dei Giochi e arriva a sei ori conquistati nella sua storia. Ma non finisce qui. Riccardo Pianosi, nel Kite maschile raggiunge la finale medaglia e domani, nel giorno di recupero proverà a conquistare il podio nella sfida a quattro.
Il Presidente Francesco Ettorre:“Oggi c’è un’esplosione di emozioni che è difficile descrivere. A nome di tutto il movimento velico italiano, che mi onoro di rappresentare, non posso che rendere onore ai nostri atleti che hanno permesso di arrivare al punto più alto nella storia dei Giochi Olimpici. Oggi Tita-Banti concludono un percorso molto impegnativo: non è facile vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, ma è molto più difficile confermarsi e vincerne due. Sono dei campioni accompagnati nel loro percorso da una struttura federale forte per competenze tecnico, tattiche e atletiche di prim’ordine. Un grazie al direttore d’orchestra di questa spedizione, il DT Marchesini: il suo ruolo va ben oltre quello che può apparire. Un grazie a tutti i tecnici impegnati in questo quadriennio a plasmare con competenza e perseveranza i nostri atleti. Lo staff in generale presente qui a Marsiglia ha saputo create quel collante che difficilmente è percepibile nel nostro sport, individuale nell’atto sportivo, ma coeso nei suoi interpreti. La nostra forza è e rimarrà questa: dedizione, competenza, intercambiabilità, spirito di sacrificio. Sono solo alcune delle nostre qualità.”
Il catamarano misto di Tita-Banti conclude la medal race al secondo posto, in controllo, e si assicura, senza troppi calcoli l’oro che li consacra nell’olimpo della vela. Per loro si conclude una settimana nella quale hanno saputo mettere ogni giorno la firma su prestazioni di altissimo livello mantenendo una solidità granitica anche nei momenti più difficili.
Caterina Banti: “La regata di questa settimana alle Olimpiadi rappresenta un riassunto degli otto anni trascorsi insieme e soprattutto dei tre anni successivi a Tokyo. Non si costruisce una vittoria Olimpica in una settimana, ma attraverso anni di lavoro costante. Dopo Tokyo, abbiamo dovuto decidere se tornare in barca per un ciclo più breve di tre anni, non quattro come normale, e l’obiettivo era chiaro: tornare a competere a Parigi per una medaglia. Non è stato semplice, anche per la gestione di diversi impegni e infortuni. Nonostante le difficoltà e le grandi aspettative, siamo stati bravi a gestire tutto e siamo arrivati in forma, raggiungendo i nostri obiettivi. Sono molto orgogliosa di noi e posso dire con grande orgoglio: ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati!”
Ruggero Tita: “Era chiaro che conquistare un altro oro sarebbe stato complicato; se già il primo è difficile, il secondo lo è ancor di più. Eravamo consapevoli delle ulteriori difficoltà, tra cui la ridotta disponibilità di tempo rispetto a Tokyo. Nonostante tutto, siamo felici di essere riusciti a raggiungere questo traguardo incredibile. Ora, il mio focus è sulla Coppa America. Non abbiamo mai vinto la Coppa, e sono convinto che con Luna Rossa possiamo finalmente portarla a casa.”
Gabriele Bruni: “Sono molto orgoglioso della prestazione di Ruggero e Caterina; hanno mostrato di essere competitivi in qualsiasi condizione. All’inizio della regata, le condizioni di vento leggero ci preoccupavano, ma i mesi di preparazione precedenti le Olimpiadi, durante i quali ci siamo allenati con l’equipaggio inglese specializzato in tali condizioni, ci avevano dato fiducia. Nonostante persistessero alcuni dubbi, Tita Banti hanno realizzato una performance eccellente, che ci ha portato a conquistare la medaglia d’oro.”
Nel kite maschile e femminile due gli atleti impegnati in finale. Maggie Pescetto che ha concluso la sua avventura Olimpica al decimo posto non riuscendo a superare la sua semifinale e Riccardo Pianosi che invece è passato in finale. Come da costante di questi giorni il vento è andato rapidamente calando e la conclusione delle serie di finale dei Kite Maschili sono state rimandate a domani. Al momento, dopo una prova disputata Pianosi è al quarto posto.
Pescetto:”Dentro di me c’è un misto di soddisfazione e amarezza. Ho disputato una ottima settimana, nelle prove che abbiamo fatto sono sempre andata molto veloce e avevo ottime sensazioni dalla tavola. Oggi purtroppo è finito tutto troppo presto, avrei voluto e potuto combattere ancora un po’. Ma rimane la grandissima soddisfazione e l’orgoglio di avere raggiunto una finale Olimpica e di avere rappresentato l’Italia al meglio. Ringrazio la Federazione, il Presidente, il DT Marchesini, il mio tecnico Vannucci per il cammino da atleta e la mia famiglia per il costante e affettuoso supporto che mi ha sempre dato nelle mie scelte. I miei amici erano qui con me, sono meravigliosi! Da domani si ricomincia subito a pensare alle prossime tappe della mia crescita sportiva.”
foto archivio AGR da comunicato FIV