Roma corsara al ‘Friuli’: vince e prosegue la corsa verso l’Europa
Udinese-Roma 1-2
Udinese-Roma 1-2
(AGR) Sul campo dell’Udinese, dove sono in tante ad avere inciampato, la Roma va a guadagnare tre punti d’oro per la sua classifica, tre punti che la portano a ridosso delle posizioni utili per l’Europa. Che la vittoria sia arrivata grazie a due calci di rigore non scalfisce minimamente la conquista, meritatissima, di questi preziosissimi tre punti, cercati dalla Roma profondendo sul campo tutte le energie fisiche e mentali di cui disponeva. Da parte sua, l’Udinese si è dimostrata un avversario caparbio, tenace, forse con un livello qualitativo individuale e di squadra più basso rispetto a quello della Roma, che tuttavia, fin quando ha potuto, non ha rinunciato a provare a vincere. Da quanto si è visto in campo, come non affermare che i friulani, almeno fino a questo punto del campionato, in termini di punti hanno raccolto molto meno rispetto a quanto seminato? Quanto al gioco, poi, i bianconeri devono dimostrare… nulla: l’Udinese è squadra che gioca bene, moderno, del tutto fuori da vecchi ciarpami catenacciari e sparagnini; un calcio esteticamente apprezzabile e, grazie alla fisicità dei suoi giocatori, piuttosto vigoroso, un calcio che sicuramente, ancora in termini di punti, nel suo prosieguo di campionato, si tradurrà in una posizione di classifica più redditizia.
Arrivata al ‘Friuli’ reduce dalla incredibile sconfitta subita in coppa e potendo contare su una riserva di energie fisiche mentali ben inferiore a quella dell’avversaria, la squadra giallorossa ha, invece, sorprendentemente diremmo, imposto il suo gioco per larghi tratti di gara, riuscendo, alla fine, a fare bottino pieno; una vittoria che mostra come la Roma sia in continuo crescendo psico-fisico, avviata verso un prosieguo di campionato che, in prospettiva, non le dovrebbe lesinare anche belle soddisfazioni.
Ad inizio ripresa, Ranieri provvede a cambiare: Shomurodov al posto di Celik: un attaccante per un difensore; la scelta è quasi obbligatoria, visto che nei primi quarantacinque minuti Dovbyk era lì davanti solo soletto, guardato a vista dagli udinesi, che non strusciava palla. Ora, avendo un altro attaccante a fare da punto di riferimento in avanti, la Roma diventa più dinamica e arrembante e può puntare a riequilibrare la gara avendo più frecce al suo arco. La determinazione dei giallorossi viene premiata al 50’ quando Kabasela la prende di mano in area: rigore, batte Pellegrini e il pareggio è cosa fatta.
La partita è ancora lunga ma, raggiunto il pareggio, la Roma punta decisamente alla vittoria, anche perché l’Udinese sembra aver perso brillantezza rispetto al primo tempo: la Roma spinge parecchio, al 58’ arriva un tiro di Pellegrini ma Sava sventa: è il prologo del goal-vittoria della squadra giallorossa, che arriva qualche minuto più tardi, al 63’, quando l’estremo friulano, il già citato Sava, atterra El Shaarawy che sta quai per entrare in porta con il pallone. Secondo rigore, stavolta battuto da Dovbyk, che non sbaglia. Dopo il vantaggio romanista, l’Udinese prova a reagire: arriva sì alla trequarti avversaria, ma non va oltre e, anzi, è la Roma a innestare ripartenze che costringono i bianconeri a precipitosi rientri tra le proprie linee. Nel finale, i giallorossi potrebbero ancora passare con Shomurodov, ma l’uzbeko spreca da due metri tirando fiacco.