Roma corsara al ‘Castellani: ma quanta fatica!
Empoli – Roma 1-2
(AGR) Che per la Roma quella con l’Empoli non sarebbe stata una passeggiata, era abbastanza prevedibile: nelle prime cinque giornate di campionato, infatti, la squadra toscana, dopo la sconfitta esterna (0-1) subìta ad opera dello Spezia nella prima giornata di campionato, nel seguito aveva collezionato quattro pareggi, tra i quali spiccava quello prestigioso con la Fiorentina.
Per i giallorossi, quindi, più che un campanello d’allarme quei risultati dovevano essere un pesante avvertimento perché, come noto, in serie A non è cosa da poco restare imbattuti per quattro giornate consecutive, specie per le squadre che si battono per non retrocedere in serie B.
Capitava, appunto, l’Empoli, squadra tradizionalmente ostica per chiunque, e si vedeva subito che per la Roma, sebbene amorevolmente incitata dalla legione dei suoi abituali sostenitori, sarebbe stata una partita da giocare più che accortamente.
In avvio di gara, è Lammers che, di sinistro, spara dal limite, ma Rui Patricio è pronto. Nel prosieguo della gara, il nazionale olandese si dimostrerà un pericolo costante per la difesa giallorossa. La Roma risponde quasi subito, al 7’, con Dybala ma il pallone, ben calciato, finisce sul palo.
Per la tranquillità della tifoseria romanista, la Roma c’è e poco dopo, al 17’, passa con Dybala che da fuori area sorprende il portiere empolese.
Cosa ne è dell’Empoli? Gli azzurri reagiscono al meglio e al 23’ solo il palo impedisce al pallone, colpito di testa da Satriano, di entrare in rete. Brutto momento per la Roma, che tuttavia si rifà sotto e al 30’ potrebbe raddoppiare con Pellegrini che però, in area, solo, ormai a tu per tu con il portiere Vicario, calcia grossolanamente e l’occasione sfuma. Più tardi, al 31’, l’estremo toscano, neutralizzerà una gran sberla di Celik.
Dopo quest’episodio, la Roma abbassa la guardia e l’Empoli ne approfitta arrivando, al 43’, al pareggio con l’ottimo Bandinelli, che raccoglie di testa, e manda in rete, un pallone che sembrava dovesse finire tra le braccia del portiere romanista.
In apertura di ripresa, al 49’, sulla linea di porta Parisi intercetta un micidiale e angolatissimo colpo di testa di Ibanez: è la conferma che tra i giallorossi c’è voglia di vittoria.
La partita prosegue, bella e combattuta, con le squadre che si danno battaglia correttamente. L’Empoli gioca alla pari con la Roma. In questa fase della gara, le differenze qualitative tra le due sembrano non esserci: la Roma, alla ricerca del secondo goal, spinge e lo fa con ordine e organizzazione di gioco, da squadra europea, mentre l’ottimo Empoli, fa della velocità di esecuzione e della dinamicità di ogni suo singolo giocatore le sue armi letali: con queste credenziali, i ragazzi del bravo Zanetti potrebbero colpire in qualsiasi momento e il palo sfiorato da Satriano al 69’ né è la conferma. La Roma l’ha scampata davvero grossa: brividi per la sua tifoseria.
Al 71’, la Roma passa ancora: dalla destra arriva un arc-en-ciel di Dybala che Abraham spedisce in rete senza pensarci su due volte.
Stavolta è l’Empoli a sentire la botta: gli azzurri hanno speso moltissimo e adesso devono inventarsi un’altra partita, a dieci minuti dal termine. Già, perché è così: un conto è gestire un pareggio che dopo tutto non avrebbe scontentato nessuna delle due, altra cosa è cambiare strategia e tattica per tentare di riequilibrare la partita: a quel punto, siamo nell’ultima parte di gara, su quali energie mentali fare affidamento, ma soprattutto quante ne sono rimaste?
Da parte sua la Roma vuole chiuderla: al 72’ Ibanez entra in area ma sul più bello viene atterrato: rigore netto, Pellegrini batte e manda sulla traversa il pallone del 3-1, che avrebbe archiviato la pratica.
Il colpo di fortuna capitatogli ringalluzzisce i padroni di casa, che adesso ci credono e, di conseguenza, si fanno sotto più decisi: all’84’, Akpa Akpro riesce finalmente a piazzare la botta ma il pallone finisce sul palo per la seconda volta e la Roma si salva ancora. Partita finita? Nooo! Nel prosieguo dell’azione, il ragazzo interviene pesantemente su Smalling e l’arbitro Marinelli, ottima la sua direzione di gara, gli rifila un bel rosso e l’Empoli rimane in dieci.
Più tardi, all’89, la Roma potrebbe ancora passare: Celik la mette precisa per Bove in area, questi spara a botta sicura ma Vicario neutralizza con una paratona. Subito, di seguito, ci prova l’Empoli con Bandinelli ma Rui Patricio para la fiondata dalla distanza.
Manca poco alla fine ma Belotti, al 95’, ci prova: sfuggito alla difesa avversaria, calcia di potenza ma Vicario si supera e salva ancora la porta empolese.
Bella partita, dove non sono mancati i capovolgimenti di fronte. Per l’Empoli, Bandinelli, Lammers e Vicario i migliori: i primi due ragazzi, calcisticamente parlando, hanno ancora tante frecce ai loro archi: intelligenza tattica, dinamicità e personalità le loro credenziali più che solide. Nel prosieguo del campionato ne sentiremo parlare. Per l’estremo difensore empolese sono eloquenti le parole di Mourinho: “Per segnare a Vicario oggi serviva un miracolo”.
Per la Roma, non lascerei fuori nessuno, ma Dybala-super su tutti.
Note stonate: le continue e inutili ripetizioni di azioni già finite e i tanti, incomprensibili close-up di personaggi, anonimi o conosciuti che fossero, che nulla avevano a che vedere con la partita: primi piani di gente che applaude o è seria, di dirigenti dell’una o dell’altra squadra in altre faccende affaccendati non poche volte hanno impedito la visione delle immagini in diretta, di ciò che accadeva in campo: bizzarrie del regista o sua totale inadeguatezza per quel ruolo? Il tutto, avendo come sottofondo una mediocrissima, quanto sottilmente antiromanista, telecronaca: ma a queste cose la tifoseria romanista è ormai abituata e non ci fa più caso.
RENATO BERGAMI