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Che spettacolo al Tre Fontane! I tre punti vanno alle bianconere, ma tra Roma e Juventus è partita da Women Champions League

Serie A donne: Roma-Juventus 2-4

printDi :: 14 dicembre 2022 08:25
Che spettacolo al Tre Fontane! I tre punti vanno alle bianconere, ma tra Roma e Juventus è partita da Women Champions League

(AGR) Quella tra le ragazze di Roma e Juventus è stata una partita splendida, di autentico livello europeo, ben giocata da entrambe le squadre per tutto il tempo di gara. Il risultato finale avrebbe potuto essere più largo se due legni, traversa Juventus e palo Roma, e diverse, clamorose, occasioni mancate da giallorosse e bianconere fossero andate a buon fine.

Dopo la vittoria al ‘Tre Fontane’ la Juventus dimezza la distanza dalla Roma capolista e si porta a tre punti. Da parte loro, le giallorosse dovranno cercare di tenersi stretto questo vantaggio.

 
A sei giornate dal termine, tutto può succedere. Poi sarà poule scudetto.

La storia di questa partita comincia sul serio più o meno dal fischio iniziale: al 3’, infatti, la Roma trova il vantaggio con Serturini che finalizza al meglio una veloce azione di contropiede partita dai piedi di Giugliano e proseguita con un preciso traversone di Haavi che taglia il campo all’altezza della trequarti offensiva giallorossa e trova, puntuale all’appuntamento, la velocissima ala giallorossa che scende, si accentra quel tanto che basta e batte l’incolpevole portiere Peyraud-Magnin in uscita disperata.

Sembra tutto facile per la Roma: in realtà, dopo il goal, trascorso qualche minuto di resettamento, è la Juventus a menare le danze: già al 9’ gran traversa di Boattin, la migliore in campo tra le bianconere, che porta al corner. E’ il preludio al goal del pareggio Juventino, che difatti arriva poco dopo, al 14’, quando Beerensteyn raccoglie un pallone giratogli di testa da Gunnarsdottir all’altezza del centrocampo. Un pallone che sembra innocuo, visto che la juventina è ben marcata, che invece diventa letale quando l’olandese brucia Linari sulla corsa, vola verso la porta giallorossa e batte l’incolpevole Ceasar.

Valutando, nel suo complesso, la prova della brava nazionale italiana, propenderemmo per un sette pieno, evidenziando però che in occasione del pareggio bianconero, non è apparsa adatta a marcare la velocissima attaccante olandese, in altre situazioni che l’hanno coinvolta, le cosiddette e tanto decantate ‘costruzioni dal basso’ (delle quali faremmo sempre e comunque a meno), ha mostrato una certa lentezza di esecuzione nel far ripartire l’azione, ciò che, indubbiamente, favoriva il ripiazzamento delle avversarie a scapito di eventuali offensive giallorosse (che comunque, a prescindere dall’avversario di turno, vanno sempre condotte in velocità), in altre ancora si è dimostrata, invece, un’autentica diga insormontabile, un baluardo sul quale si sono infrante non poche pericolosissime iniziative della Juventus.

Arrivata al pareggio, la Juventus continua a comandare il gioco e la Roma oppone poco: la squadra giallorossa sembra avere sentito il colpo, ma presto si scuote e al 22’ un invitante cross di Haavi fa piovere il pallone in area avversaria, ma lì non ci sono maglie giallorosse a raccoglierlo e così l’iniziativa della forward norvegese, classe ’92, una marea di trofei vinti, da pericolosa si trasforma in velleitaria.

La Roma dà seguito alla sua spinta e al 24’ un tiro di Bartoli, degno capitano di questa bellissima Roma, viene ben parato dall’estremo juventino: ma è troppo poco, la Roma dovrebbe essere più incisiva, crederci di più, invece è ancora la Juventus a farsi viva con un gran tiro di Lenzini al 25’, che Ceasar riesce a deviare in angolo, e al 29’ con Grosso che spara da fuori. Davvero una bella Juventus in questa fase della gara.

E’ una partita dove il pallone è conteso centimetro su centimetro: intensità e voglia di superarsi rimangono sempre ad alti livelli, ne guadagna lo spettacolo.

Al 31’, la Roma va vicina al vantaggio: sugli sviluppi da calcio d’angolo, bagarre in area juventina con Bartoli e Giacinti che infilano due tiri a botta sicura che vengono ribattuti e neutralizzati dalla difesa bianconera.

Si diceva della voglia di superarsi: in questa partita non ci sono pit stop, si va avanti con Juventus e Roma a darsi battaglia a bout de souffle.

Al 37’, la Juventus va in vantaggio: Grosso spara dai 16 metri, il pallone arriva a Girelli in area, che lo devia quel tanto da mandarlo dentro. Le giallorosse protestano perché, secondo loro, la punta bianconera era in fuorigioco, ma, sfortunatamente per la Roma, non c’è Var, l’arbitro convalida e il tempo si chiude poco dopo sul vantaggio bianconero.

Ripresa con le giallorosse subito avanti: Giugliano al 47’, senza esito, e due minuti dopo, al 49’, il pareggio è cosa fatta con Andressa: gran botta di Haavi ribattuta dal portiere bianconero, pallone a Giacinti che tira di potenza ma il pallone finisce sul palo e poi sui piedi della brasiliana, che non perdona.

Partita rimessa in equilibrio dalle romane, ma né l’una né l’altra si accontentano: nuovo vigore per la Roma, ma la Juventus reagisce subito e arriva un paio di volte alla trequarti difensiva giallorossa, senza riuscire ad andare otre.

Sale l’agonismo: Roma-Juventus non sarà mai una partita come le altre, sia che venga giocata dalla prima squadra maschile o femminile, sia che in campo si fronteggino i ragazzi o le ragazze della primavera. Si combatte nei settori del centrocampo. La Roma contiene bene e riparte, la Juventus fa lo stesso.

In realtà, a questo punto della gara, il 2-2 sembra essere il risultato più probabile e giusto. Ma le acque sono mosse: al 57’ occasione Roma: il cross di Haavi viene raccolto da Giacinti, che manda alto, e tre minuti dopo, al 60’ è ancora Haavi a crossare, stavolta senza esito. Poi, al 62’, è la volta di Caruso a tentare, ma Ceasar para tranquilla. Sul ribaltamento di fronte, Serturini manda alto.

Le squadre si battono alla pari, nessuna delle due molla, la conclusione della gara sul 2-2 sembra ineluttabile, vista l’impenetrabilità delle difese, invece, al 67’ Grosso manda a Beerensteyn che raccoglie e, trovata la posizione giusta, inventa un goal infilando il pallone in un corridoio scovato chissà come: una magia da autentica fuoriclasse. Non si è vicecampioni del mondo (Francia 2019) per caso!

Si riparte con la Juventus di nuovo in vantaggio. Ma la Roma rimane squadra nonostante la mazzata. Intanto, al 70’ Spugna, il mister della Roma richiama Andressa, che di solito gioca al centro dell’attacco, e manda dentro Glionna, attaccante esterno: è una sostituzione che desta non poche perplessità, visto che la brasiliana appare, dal punto di vista della condizione fisica, ancora all’altezza della situazione: sei in svantaggio, lasciala in campo, tanto anche se ne prendi ancora cosa cambia? Tentare il tutto per tutto magari può aiutare, chissà…

La Juventus risponde, al 74’, con Cernoia per Cantore, una centrocampista per un’attaccante: scelta prudente ma chiarissima, anche per la panchina giallorossa.

La partita va avanti, la Roma cerca il pareggio, che meriterebbe ampiamente, invece, all’80’ arriva il goal del 4-2 juventino: calcio d’angolo per le bianconere, mischietta in area e alla fine Grosso trova il corridoio giusto. Nei minuti finali, la Roma potrebbe accorciare: dapprima al 91’ con Roman, che viene pescata bene ma è fermata quasi al limite dell’area, e al 93’ quando Haavi crossa, ma ancora Roman la manda alta.

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