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Ceasar portiere-miracolo e la Roma conquista la Supercoppa Italiana a spese di una fortissima Juventus!

Calcio Donne: La Supercoppa Italiana Femminile

printDi :: 07 novembre 2022 17:23
Roma Calcio Femminile

Roma Calcio Femminile

(AGR) Sul prato dello stadio ‘Tardini’ di Parma, giallorosse romaniste e bianconere juventine hanno dato vita ad una gran bella finale della Supercoppa italiana. E’ stata una partita giocata bene e a buon ritmo da entrambe, il cui verdetto finale è stato decretato dai calci di rigore, dopo che né i novanta e passa minuti regolamentari né i due tempi supplementari erano bastati per conoscere la squadra vincitrice del trofeo.

Nel primo quarto d’ora di gioco, dopo la canonica fase di studio, la Roma rompe gli indugi e, da qui alla fine del tempo, più e più volte Serturini e compagne arrivano ai venti metri juventini, ma quelle iniziative, sebbene portate in velocità e con ordine, non danno l’esito sperato dalle romaniste, ora perché questa o quella manca l’appuntamento con il pallone, viene anticipata da un’avversaria o è pescata in fuorigioco.

 
Al 19’, la Roma passa: in area juventina c’è il mancato intervento a spazzare, il pallone arriva ad Haavi, che spedisce subito a Giacinti, che insacca da un paio di metri.

La reazione bianconera non c’è, sicché la Roma può non solo gestire tranquillamente il vantaggio, ma andare avanti a cercare il raddoppio, che però non arriva.

La partita va avanti senza scossoni e il predominio romanista non viene intaccato. Al 2’ di recupero la Juventus si scuote e dà l’inequivocabile segnale che c’è ed è in partita: calcio di punizione splendidamente battuto da Boattin, e pallone che si stampa sulla traversa.

In estrema sintesi: il primo tempo è giocato a ritmi non proprio esaltanti, le giallorosse appaiano in una condizione psico-fisica migliore rispetto a quella delle avversarie. Il predominio della Roma è evidente quanto indiscutibile e genera diverse incursioni, non controbilanciate in eguale misura da quelle juventine.

Fin dai primi minuti dal rientro in campo, si percepisce che la seconda frazione di gioco sarà diversa dalla prima, che, insomma saranno due partite diverse.

La condizione fisica delle giallorosse permane buona, ma la Juventus va crescendo di minuto in minuto e la Roma è costretta a ripiegare riuscendo a piazzare un tiro da lontano di Giugliano solo al 58’, che rimane senza esito.

Al 59’ la Juventus pareggia: ancora punizione, ancora Boattin a battere e stavolta fa centro mandando il pallone, calciato in diagonale, sul palo lontano di Ceasar.

Da qui alla fine del match si sussegue la girandola dei ribaltamenti di fronte: un lungo elenco che si apre con un goal di Caruso, giustamente annullato per evidente fuorigioco della juventina, e prosegue con un’alternanza – Girelli al 64’, Andressa al 67’, Glionna al 68’, Bonfantini all’80’, ancora Glionna all’88’, attivissime e determinate a mandarla dentro – che tiene ben viva l’attenzione di chi segue la partita allo stadio o tramite media.

Dopo che la Roma opera un estremo forcing finale, ma senza risultato, siamo proprio agli sgoccioli del tempo regolamentare, sull’ennesima ripartenza bianconera l’estremo difensore Ceasar salva la Roma per ben due volte con altrettanti interventi miracolosi: dapprima, al 90’ neutralizza un gran tiro di Rosucci e un minuto dopo, al 91’ si oppone alla grande all’ottima Bonfantini, l’ex di turno. Le due paratone zittiscono definitivamente le critiche che le erano state mosse dai cosiddetti ‘esperti’, coloro cioè che non ne azzeccano mai una, in occasione del goal juventino.

Ai supplementari, per entrambe si affaccia la fatica e il timore di prendere un goal, evento che probabilmente chiuderebbe la partita. Le squadre sembrano ormai rassegnate ad andare a quella insidiosa e spietata lotteria dei calci di rigore. La storia dei rigori è breve: per la Juventus vanno a segno Boattin, Sembrant e Cernoia, mentre Girelli e Cantore vedono neutralizzati i loro tiri da due grandissime parate di Ceasar; per la Roma, invece, sbaglia solo Glionna, che calcia altissimo, mentre Giugliano, Linari, Lazaro e Haavi realizzano, fissando il risultato finale sul 5-4 per la Roma Woman.

È trionfo: la Supercoppa Italiana è romanista!

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