Taranto, screening gratuito per militari esposti ad amianto
Bonanni (Osservatorio Nazionale Amanto): “Necessario verificare i livelli di contaminazione dei nostri militari impegnati nelle missioni’. Screening gratuito promosso da ONA e Osservatorio Vittime del Dovere a tutela del personale delle Forze Armate
(AGR) di Donatella Gimigliano
Uno screening gratuito promosso da ONA e Osservatorio vittime del dovere che, alla luce delle finalità dello statuto, si sono attivate nuovamente a tutela della salute e della incolumità psicofisica del personale civile e militare delle Forze Armate esposto ad amianto, a nanoparticelle di metalli pesanti, a radiazioni ionizzanti e non, ed altre sostanze cancerogene.
L’iniziativa, che rientra nella tutela sanitaria, è istituita a Taranto proprio con riferimento alla massiccia presenza di nostri militari impiegati nelle missioni all’estero, e molti imbarcati nelle unità navali della Marina Militare Italiana e a rischio per la loro incolumità. Le due associazioni, infatti, continuano a ricevere segnalazioni di casi di patologie degenerative e tumorali riconducibili alle nanoparticelle di metalli pesanti e componenti delle strutture polverizzate dai proiettili, in particolare quelli all’uranio impoverito, e di contaminazione di elementi radioattivi. https://onanotiziarioamianto.it/amianto-asbesto/
La percentuale delle malattie nei militari presenti è simile a quella delle popolazioni presenti nei teatri di guerra. I militari degli altri Paesi della Nato sono da tempo avvisati dei rischi, sono dotati di presidi di sicurezza e vengono indennizzati in caso di malattia. Anche l’Onu ha vietato l'utilizzo di armi contenenti uranio impoverito data la probabile connessione tra l'esposizione con tale elemento e l'insorgenza di gravi patologie, anche di natura oncologica. In Italia, ad oggi più di 7500 militari che si sono ammalati a causa della presenza dell’uranio impoverito: 400 i decessi. Nonostante questo e ben 3 commissioni parlamentari d’inchiesta sull’argomento (l’ultima del 2017), le Forze Armate continuano a negare la correlazione tra il metallo pesante e le patologie. Sono invece 130 le sentenze che lo riconoscono e che hanno permesso anche ai militari seguiti dall’Osservatorio e dal suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, di ottenere giusti risarcimenti come il Col. Carlo Calcagni che, impiegato nelle missioni balcaniche, è risultato contaminato o, come il maresciallo dell’Esercito, Alberto Sanna, 65 anni, di Roma, morto per una leucemia fulminante, entrambi riconosciuti vittime del dovere.
L’Osservatorio nazionale amianto e l’Osservatorio vittime del dovere hanno istituito il numero verde 800 034 294 al fine di supportare tutti i militari e coloro che sono stati esposti a questi elementi cancerogeni, e tossico nocivi. E’ possibile chiedere la consulenza gratuita che inoltrando una email attraverso lo Sportello online https://vittime-del-dovere.it/chi-sono-le-vittime-del-dovere/.