Roche, premiati tre Enti romani dai bandi dedicati a ricerca e servizi
Università Tor Vergata e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) premiati dal bando di Fondazione Roche per la ricerca indipendente. Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS si aggiudica un doppio premio per la ricerca clinica e per i servizi innovativi in sclerosi multipla.
Neero Camilla Policlinico Gemelli
(AGR) Provengono da Enti romani 3 dei vincitori dei bandi 2023 promossi da Roche e Fondazione Roche dedicati a ricerca e servizi. Università di Roma Tor Vergata e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno vinto il bando “Fondazione Roche per la ricerca indipendente” e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS si è aggiudicata un doppio premio per i bandi “Roche per la ricerca clinica - A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricerca” e “Roche per i servizi - A supporto di soluzioni innovative in sclerosi multipla”.
A valutare le candidature e selezionare i vincitori tre partner esterni e indipendenti: Springer Nature per il bando di Fondazione Roche dedicato alla ricerca indipendente, Fondazione GIMBE per il bando Roche in ricerca clinica e Fondazione Sodalitas per i progetti in sclerosi multipla.
Con un investimento complessivo di 400mila euro per il finanziamento di 8 progetti presentati da ricercatori under 40, il bando ha premiato con 50mila euro ciascuno due enti romani.
Università di Roma Tor Vergata. II progetto vincitore si focalizza sul medulloblastoma, un tumore cerebrale pediatrico ancora difficile da curare e spesso refrattario alle terapie convenzionali quali chemioterapia e radioterapia, e propone di identificare nuove strategie terapeutiche basate sul potenziamento del sistema immunitario, in particolar modo di sfruttare le capacità citotossiche delle cellule Natural Killer.
A presentarlo la dottoressa Francesca Nazio, una laurea e un dottorato di ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare, che ha espresso la sua gratitudine “per l’opportunità di provare a sviluppare un approccio completamente nuovo per colpire il medulloblastoma ad alto rischio”. Ha aggiunto: “Sono fiduciosa che la strategia terapeutica che stiamo indagando potrà portare ad una migliore risposta clinica ed eventualmente avere una minore tossicità rispetto alle terapie convenzionali”.
“Esprimo grande soddisfazione per la dottoressa Nazio, una delle ricercatrici più appassionate e promettenti per raggiungere lo scopo prefisso di migliorare la vita dei pazienti – ha commentato Antonella Canini, Direttore del Dipartimento di Biologia Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Per la realizzazione del progetto, che ha la grande ambizione di affrontare il medulloblastoma con un approccio terapeutico innovativo, il Dipartimento di Biologia metterà a disposizione tutte le sue infrastrutture di ricerca perché possa raggiungere questo importante obiettivo”.
Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Ha vinto invece con un progetto che prevede lo sviluppo di un Microfluidic Scanning Flow Cytometer (SFC) per analizzare il sangue dei pazienti affetti da tumori liquidi e quantificare la Malattia Minima Residua. Sfruttando un approccio di intelligenza artificiale, lo strumento rappresenta una soluzione integrata per il monitoraggio frequente e cost-effective dei pazienti, garantendo una diagnosi precoce dei casi di ricaduta e permettendo di guidare il loro trattamento farmacologico, migliorando così la loro aspettativa e la qualità della vita.
Riccardo Reale, vincitore del progetto, laureato in Ingegneria delle nanotecnologie con un dottorato di Ricerca presso la University of Southampton, ha detto: “Questo finanziamento non solo rappresenta un importante riconoscimento del valore della mia proposta di ricerca, ma costituisce anche un fondamentale supporto per il mio lavoro nel campo della diagnostica oncologica. L'opportunità di perseguire le mie indagini con un finanziamento adeguato è estremamente preziosa e avrà un impatto significativo sulla qualità e sulla portata delle mie ricerche. Sono ansioso di condividere i risultati delle mie indagini con la comunità scientifica e di dimostrare l'impatto positivo che questo lavoro avrà sulla qualità della vita dei pazienti affetti da tumori liquidi”.
"Sono felice di estendere le mie congratulazioni a Riccardo Reale per essere risultato vincitore del bando di Fondazione Roche, un notevole riconoscimento da lui meritato per la passione e l'impegno che profonde, nonché per i suoi contributi scientifici nel campo – ha commentato Giancarlo Ruocco, Principal Investigator & Center Coordinator Center for life nano and neuro-sciences IIT Roma – È gratificante vedere il suo lavoro e l'approccio innovativo riconosciuti su una piattaforma così prestigiosa. Il suo successo riflette non solo le sue capacità individuali, ma anche lo spirito collaborativo e il rigore intellettuale che caratterizzano il nostro centro di ricerca. Non vedo l'ora di assistere al suo continuo successo e all'influenza positiva che questo progetto avrà sul futuro del centro".
“La ricerca scientifica in Italia è da sempre al centro delle attività della nostra Fondazione – ha dichiarato Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – perché siamo certi che tenerla viva sia un investimento per tutto il sistema Paese. Con il bando Fondazione Roche per la ricerca indipendente, che è giunto all’ottava edizione e che negli anni ha visto oltre 2300 candidature, confermiamo il nostro impegno sostenendo i giovani talenti che, con visione, dedizione e coraggio intraprendono nuove strade per arrivare a traguardi che spesso si traducono in progresso per la scienza e quindi per la salute di tutti noi”.
I vincitori del bando Roche per la ricerca clinica e per i servizi innovativi in sclerosi multipla
Con un investimento rispettivo di 300 mila euro per il finanziamento di 10 borse di studio destinate ad altrettante figure di data manager e infermieri di ricerca e di 240mila euro per il finanziamento di 12 progetti innovativi in sclerosi multipla, i due bandi hanno premiato la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS: 30mila euro dal bando in ricerca clinica e 20mila euro per servizi in SM.
Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per la ricerca clinica. Presentato da Camilla Nero a nome di tutto il Comprehensive Cancer Center diretto dal prof. Giampaolo Tortora, il progetto “Oncologia mutazionale nella pratica clinica: sviluppo di un programma di profilazione del genoma del cancro” si pone l’obiettivo di ampliare la caratterizzazione genomica dei tumori per migliorare la definizione prognostica e l’accesso a terapie a bersaglio molecolare. Lo scopo ultimo è di offrire tutte le opportunità diagnostico-terapeutiche esistenti e, al contempo, di raccogliere dati a scopo di ricerca futura per evidenziare nuovi target di interesse prognostico o terapeutico.
Giovane ginecologa-oncologa e ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Campus di Roma, con un expertise sulla medicina traslazionale, la dottoressa Nero è responsabile dell’unità Operativa Semplice di Medicina Traslazionale del Policlinico Gemelli e, negli ultimi 5 anni, ha condotto o partecipato a più di 40 studi clinici. Dal 2019 sta guidando il processo di creazione e gestione di un parco scientifico e tecnologico presso la Fondazione. Si è detta “estremamente onorata per aver ricevuto questo prestigioso premio, che riconosce l’impegno della mia Istituzione nella ricerca oncologica”. A supportarla ci sarà la data manager Marianna Manfredelli che, prosegue la dottoressa Nero “entrerà a far parte di una squadra coesa ed entusiasta e sarà fondamentale per migliorare il coordinamento e la gestione di un programma complesso che mira a caratterizzare i tumori dal punto di vista genomico per personalizzare sempre di più la cura dei pazienti. Il nostro obiettivo è contribuire attivamente alla lotta contro le malattie oncologiche, utilizzando la genomica come chiave per aprire nuove prospettive terapeutiche.”
Giovanni Scambia, Direttore Scientifico e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia Oncologica presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS, e Professore Ordinario di Clinica Ostetrica e Ginecologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Campus di Roma, ha detto: “I grandi centri universitari e ospedalieri si stanno dotando tutti di laboratori di genomica, ma al momento quella al Gemelli è tra le prime facility in Italia ad avere una valenza ‘ibrida’ sia clinica, che di ricerca grazie ad un programma di oncologia mutazionale inserito nella pratica clinica. Una caratteristica questa, che consentirà di curare i pazienti di oggi con i farmaci al momento disponibili, guardando già ai pazienti che saranno presi in carico tra 5-10 anni e per i quali la ricerca getta oggi solide basi per le conoscenze del futuro. Il pool dei dati raccolti finora ci aiuterà infatti a curare meglio i pazienti di domani”.
Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per i servizi innovativi in sclerosi multipla. “WHAT’S NEW IN MS?” è il titolo del secondo progetto vincitore del Policlinico Gemelli, che propone la creazione di una piattaforma online di Sharepoint gestita dal personale del Centro SM che informi sulle linee guida del trattamento farmacologico e gestione della persona affetta da SM, elaborate da società scientifiche nazionali e internazionali e PDTA nazionali e locali e sui protocolli di studio in corso presso il centro SM. A partire delle richieste più ricorrenti da parte delle persone seguite presso il centro SM, la piattaforma sarà implementata con una lista di FAQ per agevolare e velocizzare i contatti con il centro e con una pagina dedicata alle informazioni utili su altri servizi attivi presso la struttura potenzialmente correlati alla SM e di interesse per le persone affette da SM.
“La partecipazione ad un bando rivolto allo sviluppo di servizi rivolti a persone affette da SM era una occasione importante da cogliere per implementare e migliorare le attività del nostro centro Sclerosi Multipla – ha detto Massimiliano Mirabella, PI del progetto, Professore associato di Neurologia della Università Cattolica, Campus di Roma, Responsabile della Unità Operativa Sclerosi Multipla della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli IRCCS” e direttore del Centro di Ricerca Sclerosi Multipla “Anna Paola Batocchi" dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Nel corso degli ultimi anni, alla progressiva e necessaria informatizzazione e digitalizzazione dei processi di accesso alle cure, si è contestualmente associata la crescente volontà dei pazienti di diventare più attivamente partecipi nei processi di diagnosi e trattamento e di gestione dei diversi aspetti correlati alla malattia. Queste esigenze sono tanto più accentuate in una malattia come la Sclerosi Multipla, che colpisce più frequentemente i giovani, nati e cresciuti nel mondo digitale. Con il nostro progetto, proponiamo di rendere più dinamico, fruibile ed interattivo il rapporto tra il centro SM e le persone che afferiscono allo stesso. All'interno della progettualità è previsto inoltre il coinvolgimento attivo da parte dei pazienti che contribuiranno al miglioramento dinamico della piattaforma”.
Mirabella è autore di oltre 230 pubblicazioni peer-reviewed su riviste internazionali e vanta una esperienza pluriennale nella diagnosi e nel trattamento di pazienti affetti da SM ed altre malattie infiammatorie demielinizzanti ed immunomediate del SNC e del muscolo scheletrico.
“La nostra missione è lavorare oggi su ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani – ha commentato Anna Maria Porrini, Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia – In queste parole c’è l’essenza del nostro impegno quotidiano, fatto da una parte di innovazione, sia essa terapeutica o di servizi e, dall’altra di collaborazione con tutta la rete di interlocutori dell’ecosistema. Queste sono le fondamenta sulle quali costruire per affrontare le sfide di salute dei nostri tempi e per creare beneficio ai pazienti e alle loro famiglie nell’ottica della sostenibilità. Come Roche, lavoriamo da sempre su questi fronti e i bandi sono uno dei modi che abbiamo per rendere concreto questo impegno”.
Dal lancio dei tre bandi, Roche Italia e Fondazione Roche hanno stanziato complessivamente oltre 6 milioni di euro: più di 4 milioni di euro a supporto di 56 progetti di ricercatori indipendenti under 40, 1 milione 300mila euro per 46 borse di studio destinate a data manager e infermieri di ricerca e 1 milione 130mila euro per 50 progetti innovativi in sclerosi multipla. Allargando il focus a tutti i bandi dedicati all’innovazione in Ricerca e ai servizi in tutte le aree terapeutiche a supporto di enti e Associazioni Pazienti, sono oltre 10 i milioni di euro stanziati dall’Azienda e dalla sua Fondazione negli ultimi anni.