Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

Rinnovo CCNL infermieri, Giuliano (Ugl Salute): no a mancette...difenderemo la dignità dei lavoratori

L'aumento proposto si aggira sui 75 euro mensili. Giuliano (Ugl): si tratta di una cifra irrisoria che ha quasi il sapore dell’offesa per chi vede i propri emolumenti non in linea con la media europea. Solo pochi spiccioli per chi ha lottato e sta lottando contro il virus con coraggio e generosità

printDi :: 19 gennaio 2022 15:21
Gianluca Giuliano Ugl

Gianluca Giuliano Ugl

(AGR) Il rinnovo del contratto nazionale della sanità pubblica rischia di trasformarsi una mancetta. “Cosa altro possono pensare i lavoratori di fronte a quanto si sta concretizzando?” chiede il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “La media generale di aumento in busta paga per gli operatori sanitari – prosegue il sindacalista - dovrebbe aggirarsi intorno ai 75 euro lordi mensili. Una cifra irrisoria che ha quasi il sapore dell’offesa per chi già vede i propri emolumenti non in linea con la media europea.

E così, dopo tante parole e tanti elogi, chi ha lottato e sta lottando contro il virus con coraggio e generosità rischia di raccogliere solo pochi spiccioli che mortificherebbero la professionalità e la dedizione messe al servizio della collettività”.

 
Il Segretario della Ugl Salute aggiunge: “I professionisti impegnati in prima linea hanno pagato un prezzo altissimo con decine di deceduti tra le proprie fila e sono ancora oggi la categoria di lavoratori che conta il maggior di contagiati. I tagli operati negli anni e il blocco del turnover hanno sempre più ridotto gli organici e così gli operatori sanitari sono costretti a turni di lavoro massacranti che ne stanno sempre più fiaccando la resistenza. Non bastasse devono anche fare i conti con le continue aggressioni fisiche e verbali che ne mettono a rischio l’incolumità.

È ora che l’Italia volti pagina e riconosca a tutte le professioni sanitarie stipendi dignitosi, equiparandoli ai tanti colleghi delle altre nazioni, garanzie dal punto di vista normativo all’altezza delle aspettative ed una qualità del lavoro dove la sicurezza sia una priorità assoluta. La Ugl Salute dice quindi no alla mancetta schierandosi al fianco degli operatori sanitari, pronta a difenderne diritti e dignità in ogni modo” conclude Giuliano.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE