Covid-19,oltre ai tamponi, necessaria analisi delle acque reflue, dell'aria e degli ambienti per prevenire il contagio
Monitoraggio di Lifeanalytics per la prevenzione sui posti di lavoro, non bastano solo i tamponi: rilevata la presenza dell’RNA del coronavirus sul 5% delle superfici dopo la normale attività di disinfezione e nel 48% delle acque reflue di circa 100 città
(AGR) Per garantire la sicurezza sui posti di lavoro e negli ospedali: il monitoraggio svolto da Lifeanalytics in oltre 180 aziende ha rilevato tracce dell’RNA del coronavirus sul 5% delle superfici precedentemente disinfettate Lifeanalytics ha supportato anche oltre 50 aziende nei test di efficacia e qualità delle mascherine fornite ai dipendenti. I dispositivi di protezione individuale inadatti sono un fattore di rischio negli ambienti lavorativi. Dalle indagini svolte in circa 100 città nel 3% dei casi è stata trovata traccia dell’RNA del virus nelle acque reflue Non bastano solo i tamponi per monitorare l’andamento complessivo della pandemia Covid-19 in Italia. Le analisi delle acque, dell’aria e delle superfici degli ambienti lavorativi e ospedalieri possono, anzi, fornire una panoramica completa sulla diffusione del coronavirus.
Gli esperti del Gruppo Lifeanalytics, azienda specializzata da oltre 40 anni nei servizi di analisi chimica, microbiologica e biologica, hanno condotto indagini su tutto il territorio italiano al fine di tracciare il materiale genetico del coronavirus su superfici, acqua e aria, con l’obiettivo di fornire ad aziende e Comuni un ulteriore strumento per contenere la diffusione del virus.
Da sole le analisi ambientali non sono sufficienti per fornire un quadro completo dell’andamento della pandemia: fondamentali restano il monitoraggio delle acque reflue e della qualità dell’aria. Secondo le recenti attività svolte da Lifeanalytics in circa 100 città, la presenza dell’RNA del virus è stata riscontrata nel 48% dei casi nelle acque reflue.
“Studi internazionali2 dimostrano come il monitoraggio delle acque reflue consenta di prevedere, anche con qualche giorno di anticipo, la presenza di un focolaio. Le analisi ambientali e delle acque potrebbero quindi essere un reale strumento in più per prevedere e rallentare la diffusione del Covid-19. Lifeanalytics mette a disposizione delle aziende, dei Comuni ed Enti i suoi 28 laboratori presenti in 14 Regioni per offrire il suo contributo al contrasto della diffusione del virus” conclude Giovanni Giusto.
Le analisi condotte dai laboratori del Gruppo si basano sulla Real Time PCR (Reazione a catena della polimerasi di trascrizione inversa) che include l'estrazione di RNA - RiboNucleic Acid dai campioni prelevati, ovvero lo stesso metodo utilizzato per identificare la positività di un paziente con il tampone. Questa tipologia di indagini fa parte di “PIÙ SICURO”, un insieme di esami integrati ideati da Lifeanalytics e volti ad analizzare e monitorare la sicurezza degli ambienti di lavoro e sanitari in questo periodo di pandemia.