Casalbernocchi, la storia di Valerio a lieto fine, un giovane con disabilità intellettiva che ha trovato lavoro per dimostrare il proprio valore
Con un accordo tra la Fondazione Roma Litorale e un’attività di CasalBernocchi, Valerio dopo un percorso riabilitativo può mettersi alla prova. Il Prof. Andrea Fontana, psucoterapeuta: abbiamo lavorato sulle sue autonomie per l'acquisizione di strategie cognitive che potessero aiutarlo ad inserirsi
disabilità valerio in pizzeria con una collega
(AGR) Valerio è un ragazzo di 22 anni ed ha una risata contagiosa. Le difficoltà arrivate alla sua nascita non l’hanno mai fermato. Ha una mamma ed un fratello straordinari alle spalle. Un percorso riabilitativo lunghissimo, fatto insieme alla Fondazione Roma Litorale. E oggi finalmente ha una nuova opportunità di vita. Ogni martedì svolge un tirocinio lavorativo in un’attività commerciale di Casal Bernocchi, a due passi da Roma. Gaetano, titolare di “Ol Foodle” non c’ha pensato un attimo. “Quando la Fondazione Roma Litorale ci ha proposto di dare un’opportunità a Valerio, dopo il suo percorso riabilitativo, ho subito accettato - dice Gaetano -. È un ragazzo solare che ci aiuta nelle faccende quotidiane. Un lavoratore instancabile. Sistema i tavoli, si occupa di inserire le bibite nel frigorifero, monta le scatole della pizza e a Natale quelle dei panettoni artigianali che producevamo. Non abbiamo mai avuto un solo problema con lui. È nato uno splendido rapporto. Siamo un’attività giovane, tutti ragazzi. Ci piace lavorare seriamente ma senza dimenticarci di sorridere e in questo Valerio si è inserito benissimo. Ormai è uno di famiglia. Molti avrebbero timori nell’inserire un ragazzo che ha avuto problematiche, io invece dico fatelo. Insieme a Valerio c’è sempre Nicola, il suo tutor che lo segue costantemente. Questo naturalmente ci fa stare più sereni”.
“Ragazzi come Valerio dopo i 18 anni e un progetto di vita individuale di anni alle spalle - spiega il direttore generale della Fondazione Roma Litorale, Stefano Galloni - rischiano di non essere costretti a rimanere chiusi in casa e perdere il contatto con il mondo. Ecco perché l'obiettivo ormai da anni è cercare di dare loro l’opportunità di dimostrare quanto valgono”.