Autismo, patologie dell’età adulta e fragilità diventano materie di studio
A seguito del partenariato formativo tra la Fondazione Roma Litorale e l’Iis Apicio Colonna Gatti di Anzio saranno coinvolte le classi del terzo, quarto e quinto anno dell’indirizzo socio sanitario dell’istituto.
(AGR) Autismo, patologie dell’età adulta e fragilità entrano in classe e diventano materie di formazione. Una rivoluzione che sarà sperimentata grazie all’accordo di partenariato formativo tra la Fondazione Roma Litorale e l’Iis Apicio Colonna Gatti di Anzio. Coinvolte le classi del terzo, quarto e quinto anno dell’indirizzo socio sanitario dell’istituto.
“L’obiettivo - spiega il direttore generale della Fondazione Roma Litorale, Stefano Galloni - è dare ai ragazzi i lineamenti operativi, metodologici e legislativi della presa in carico delle principali fragilità a partire dalle disabilità, passando per anziani e minori. Il percorso formativo, dal titolo ‘L'operatore sociale’, durerà 60 ore e avrà un taglio molto moderno sfruttando anche l’action learning, per rendere possibile l'incontro scuola-lavoro e veicolare dal prossimo anno i primi apprendistati di primo livello per gli alunni della scuola, come già sperimentato con l'Istituto di Via di Saponara a Roma. Noi metteremo a disposizioni le nostre migliori figure professionali in ambito sanitario e sociale: esperti clinici, psicologi, educatori, varie figure della riabilitazione, assistenti sociali, operatori sociosanitari e manageriali di settore".
“Questo accordo - conclude il direttore della Fondazione Roma Litorale, Stefano Galloni - nato anche grazie al rapporto con Anpal Servizi durante il percorso formativo dei tutor duali per gli apprendistati di primo livello, che ha visto partecipare sia la scuola che la Fondazione, dà forza alla territorialità degli investimenti del mondo welfare in quello della formazione professionale di settore. Inoltre contribuisce ad arricchire le nuove partnership stipulate grazie al rapporto con Confassociazioni che ci sta consentendo di modernizzare la visione dei rapporti di stretta collaborazione con gli altri settori produttivi”.