ANAAO, salviamo il SSN, il conto ombra di quanto dovremmo pagare se il servizio sanitario fosse privatizzato
ANAAO: Vogliamo ancora un sistema sanitario pubblico e universalistico finanziato dalla fiscalità generale? E' solo una questione di scelte. E i cittadini devono sapere che le decisioni in tema di sanità di chi ci governa avrà inevitabili e pesanti ripercussioni sulle loro tasche.
(AGR) L’Anaao Assomed lancia l’allarme: siamo in una fase rischiosa per la tutela del diritto alla salute e le cause hanno radici antiche moltiplicatesi nel tempo: il cronico insufficiente finanziamento pubblico del servizio sanitario nazionale che ci qualifica come “il primo dei paesi poveri “paragonabile a Grecia e Romania.
L’autonomia differenziata, l’eccessiva frammentazione regionale e territoriale che subordina il diritto alla salute alla residenza, causando drammatiche differenze di aspettativa di vita e degradanti viaggi della speranza; la mancanza di riforme organiche nazionali del servizio sanitario che innovando e aggiornando tengano il passo con le straordinarie novità scientifiche e tecnologiche di cui disponiamo, affrontando i cambiamenti demografici e sociali in cui siamo immersi.
Per non parlare di Covid e post Covid con tutte le conseguenze sanitarie, sociali economiche. A questo si aggiungono la carenza di personale, l’incremento vertiginoso dei costi di tutte le attività sanitarie....
E' dunque arrivato il momento di porsi delle domande che l'Anaao Assomed rimanda al Governo, alle Regioni e alle Istituzioni:
Vogliamo ancora un sistema sanitario pubblico e universalistico finanziato dalla fiscalità generale?
Che ruolo deve avere la sanità pubblica nella scala di priorità delle politiche nazionali?
Riteniamo che il Servizio Sanitario nazionale sia un bene comune da difendere? O vogliamo optare per un sistema universalistico selettivo?
Quanta parte della ricchezza nazionale prodotta ogni anno (PIL) siamo disposti a destinare alla salute delle persone? Il confronto con l’Europa è desolante. Per l'Anaao Assomed è solo una questione di scelte. E i cittadini devono sapere che le decisioni in tema di sanità di chi ci governa avrà inevitabili e pesanti ripercussioni sulle loro tasche.
Si, perchè se non ci fosse più il Servizio Sanitario Nazionale, che oggi grava sui cittadini solo per la fiscalità generale, il conto delle cure sarebbe assai salato.
RICOVERO
QUANTO COSTA AL PAZIENTE UN RICOVERO NEL PRIVATO?
da 422 a 1.278 euro al giorno
Per un ricovero che richiede da una bassa a un’alta complessità assistenziale
QUALI ALTRI COSTI SONO A CARICO DEL PAZIENTE IN CASO DI RICOVERO NEL PRIVATO?
€1.200/ora per la sala operatoria
€ 600/giorno per la degenza in un reparto chirurgico
€ 400/giorno per la degenza in un reparto di medicina
€165/giorno per ricovero ordinario post acuzie
INTERVENTI CHIRURGICI
QUANTO COSTA AL PAZIENTE UN INTERVENTO DI COLECISTECTOMIA NEL PRIVATO?
€ 3.300 per Colecistectomia laparoscopica semplice
€4.000 per Colecistectomia laparoscopica complessa
da 3.000 a 10.000€ la parcella del chirurgo
CHECK UP CARDIOLOGICO
QUANTO COSTA AL PAZIENTE NEL PRIVATO?*
€ 775 (con mammografia) Donna >40 anni
€ 694 (con mammografia) Donna <40 anni
€ 345 Uomo <40 anni
€ 395 Uomo >40 anni
*Le tariffe sono variabili a seconda di età, sesso ed esami previsti (di solito es. Ematici+Ecg di base e da sforzo con visita specialistica finale)
E allora? Vogliamo conservare il nostro servizio sanitario pubblico, o siamo disposti a pagare queste cifre per curarci?
Per noi la risposta è chiara. Ci auguriamo lo sia per tutti i cittadini che ci aiuteranno a difenderlo.
foto archivio AGR