Amianto, tutte le modalità e quando è preferibile accedere alla pensione
Pensione di invalidità per amianto: ancora pochi giorni per presentare domanda. Sul sito dell’Osservatorio Nazionale Amianto tutte le informazioni. Si informano i lavoratori che hanno una diagnosi di malattia professionale che per consulenza e assistenza gratuita è disponibile n. verde 800 034 294
(AGR) di Donatella Gimigliano
Scade il 31 marzo 2022 il termine per presentare la domanda per la pensione di invalidità da amianto, chi rispetterà questi termini il settembre successivo potrà ottenere già la pensione. Le richieste presentate dal 1 aprile 2022 in poi, saranno istruite l’anno successivo.
Le vittime dell’amianto che, con la maggiorazione contributiva, non riescono ancora ad arrivare al pensionamento, possono scegliere se andare in pensione subito con la pensione invalidità amianto. In questo caso rinunciano alla rendita Inail che non è cumulabile per cui va fatta una valutazione, se il lavoratore ha placche o ispessimenti pleurici, oppure altre patologie per le quali è riconosciuto un basso un indennizzo e magari è ancora giovane, è preferibile il collocamento in pensione. Una sorta di risarcimento in termini di tempo per chi, a causa dell’amianto, ha un’aspettativa di vita minore. Se invece si hanno già molti contributi e si è vicini alla pensione, a questo punto è meglio ottenere i benefici contribuiti amianto, e a questo punto maturare direttamente il diritto alla pensione e non rinunciare alla rendita Inail.
L’associazione, e il suo presidente, avv. Ezio Bonanni, dal 2020 è al fianco di tanti lavoratori che hanno ottenuto, anche grazie al suo impegno, il riconoscimento di ulteriori diritti sulla base dell’esposizione a un minerale altamente cancerogeno che causa purtroppo asbestosi, ma anche il mesotelioma, il tumore del polmone e altri tipi di cancro.
Secondo i dati dell’ONA soltanto nel 2021 sono state 7000 le vittime di amianto. A causa della lunga latenza della malattia e delle mancate bonifiche questo numero è destinato a crescere.
In Italia purtroppo ancora manca una mappatura e le bonifiche amianto sono in ritardo. Per questo l’associazione ha ideato e realizzato una app http://app.onanotiziarioamianto.it/ per le segnalazioni dei siti contaminati.