Amianto nella Rai, muore un operaio per mesotelioma pleurico, la denuncia della vedova
Presentata denuncia dalla vedova nel dicembre 2023. La testimonianza della figlia: “papà nel corso delle sue mansioni non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla sua pericolosità, né su eventuali problemi di salute correlati”
(AGR) di Donatella Gimigliano
«Quando chiedemmo a mio padre come fosse possibile che avesse dell’amianto nei polmoni, ci stupì dicendo che in Rai, oltre ad essere stato presente in parte della struttura, poi bonificata, per alcuni anni veniva utilizzato spesso dai costruttori, finché non fu smaltito completamente, ci raccontò, ad esempio, che si usavano i fogli di amianto nella costruzione di camini da scena, oppure per tagliare le vie di fuga», racconta la figlia dell'uomo, dipendente della sede RAI di Napoli per 30 anni (dal 1977 al 2007, data del pensionamento), deceduto il 31 agosto 2020 all’età di 76 anni per un mesotelioma pleurico.
«Papà – sottolinea la figlia - nel corso delle sue mansioni non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla pericolosità dell’amianto, né su eventuali problemi di salute correlati».
A maggio 2020, il dipendente RAI iniziava a mostrare i primi sintomi di spossatezza, fastidi allo stomaco e qualche colpo di tosse, a luglio gli fu diagnosticato un mesotelioma. Solo il 18 febbraio 2022 l'INAIL ha ufficialmente confermato l'origine professionale della malattia dell’uomo. «È quanto mai opportuno e doveroso che, oltre a risarcire le vittime senza ulteriori ritardi, la RAI valuti di sottoporre a sorveglianza sanitaria tutti i dipendenti che possono essere stati esposti all’amianto e porti a termine le bonifiche» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari della vittima.
Per poter accedere al servizio gratuito di assistenza per le vittime di amianto e/o mesotelioma dell’ONA è sufficiente scrivere sul sito https://www.osservatorioamianto.it/, e/o telefonare al numero verde 800 034 294.