MioDottore: quasi la metà degli italiani (43%) direbbe “sì” alla chirurgia estetica
Le maggiori barriere che frenano gli italiani di fronte al chirurgo estetico sono motivi economici (24%), paura della sala operatoria (12%) e timore di un risultato finale poco piacevole (7%).
quasi la metà degli italiani (43%) direbbe “sì” alla chirurgia estetica
(AGR) Chi non ha mai pensato di cambiare qualcosa di sé? Una recente ricerca di MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha analizzato il rapporto che gli italiani hanno con il proprio corpo, indagando la loro relazione con la chirurgia estetica, quali parti del corpo desidererebbero rifarsi o hanno già ritoccato e quali sono quelle secondo loro più affascinanti. Per approfondire alcune evidenze, MioDottore ha interpellato una delle sue esperte, la dottoressa Rita Viscovo, psicoterapeuta e medico estetico della piattaforma.
Bisturi: tra azione e tentazione
Chi è tentato dalla chirurgia estetica, si sente però frenato. Ma quali sono le principali preoccupazioni? In primis la tendenzialmente sostanziosa spesa economica (24%), mentre solo in seconda battuta c’è la paura della sala operatoria (12%). Esiste anche una fetta di intervistati che, benché desiderosa di cambiare parti di sé, teme di non piacersi davvero allo specchio post operazione (7%).
Qualcuno però dice no: è meno di un terzo dei rispondenti (32%) a scansare l’ipotesi di un intervento di questo tipo, perché ha imparato ad accettare le proprie imperfezioni (23%) oppure perché si piace già così com’è – solo meno di 1 su 10 (9%).
La specialista Rita Viscovo di MioDottore commenta: “Le aspettative del paziente di chirurgia estetica sono sempre molto alte e ampie, in quanto si rivolge a un professionista per risolvere un problema che lo mette in una situazione di difficoltà e disagio nei confronti di sé e degli altri. Capita però con frequenza che il difetto considerato insopportabile, in realtà sia meno evidente e importante da un punto di vista clinico e chirurgico di un altro, che invece non viene assolutamente considerato. Questo perché la componente psicologica e di accettazione di sé passa attraverso vissuti e visioni soggettive. In questo contesto è possibile che il paziente dopo un intervento possa anche mostrare difficoltà nel riconoscersi. La chiarezza nel presentare i risultati e le possibili complicanze post intervento sono necessarie e fondamentali nel corso della visita preliminare ed è altrettanto importante comprendere se le aspettative del paziente sono aderenti alla realtà o irraggiungibili. La principale motivazione riguarda la bellezza: sentirsi più attraenti e gradevoli, essere più armonici” conclude la dottoressa.
Cosa amano gli italiani e cosa “ritoccano”
Ma quali sono davvero le parti del corpo più amate dagli italiani? Nel fisico di una donna ciò che viene maggiormente apprezzato è il viso, in primis gli occhi (48%) e a seguire le labbra (30%), al terzo posto invece ci sono le gambe (28%). Anche negli uomini si guarda fin da subito lo sguardo (56%), ma poi si sposta l’attenzione verso le spalle (32%) e le mani (27%).
Non stupisce dunque che tra gli interventi più desiderati emerga un ritocchino alle palpebre, nei pensieri della quasi totalità delle over 45, e che quasi un quarto (23%) di chi ha già fatto ricorso al bisturi sia intervenuto sulle labbra: si tratta unicamente di donne, appartenenti a diverse fasce d’età.
Curioso, invece, notare che non sempre ciò che gli italiani hanno cambiato o vorrebbero modificare rispecchia ciò che considerano come realmente attraente a livello estetico. Ad esempio, gli uomini sono intervenuti per modificare sempre una parte del proprio viso, ma non si tratta degli occhi, bensì del naso (43%). Inoltre, sul podio degli interventi più desiderati, a pari merito con le palpebre, c’è il seno, subito seguito dagli addominali – quest’ultimo anelato inaspettatamente più dalle donne che dagli uomini (85% vs 5%).
Qualsiasi sia il dubbio degli italiani nei confronti della chirurgia estetica, attraverso la sezione ”Chiedi al Dottore” disponibile sulla piattaforma è possibile rivolgere quesiti agli specialisti e ricevere un riscontro professionale e completamente gratuito in tempi rapidi, entro 48 ore.