X Municipio, contestate le scelte di Mario Falconi per gli assessorati, lunedì la prima riunione del Consiglio
Il nuovo presidente Mario Falconi non si è ancora insediato che è già polemica sulla squadra che avrebbe scelto. Margherita Welyam e Raffaele Biondo hanno contestato le nomine, denunciando: "E' un Tassone bis". Mario Falconi replica: la questione è l'assessorato al litorale che non ho assegnato.
Margherita Welyam e Raffaele Biondo dinanzi cancello Municipio
(AGR) Terremoto all’interno del PD del X Municipio. Il nuovo presidente Mario Falconi non si è ancora insediato che è già polemica sulla squadra che avrebbe scelto. I nomi dei prescelti sono circolati questa mattina: Valentina Prodon – vice-presidente con delega a Transizione Ecologica, Ambiente, Sport e Personale; Denise Lancia – Politiche Sociali e Pari Opportunità; Giuseppe Sesa – Bilancio e Politiche Abitative; Angela Mastrantoni – Cultura, Scuola e Politiche Giovanili; Antonio Caliendo – Attività Produttive e Turismo; Eugenio Bellomo – Lavori Pubblici e Patrimonio.
Il presidente Mario Falconi dovrebbe mantenere le deleghe di Mobilità, Urbanistica e Litorale.
Speranze che si infrangono contro il muro di gomma della vecchia politica che sceglie gli uomini che devono guidare il “rinnovamento” in base all’appartenenza alle diverse correnti politiche. Ed allora la protesta, forte, clamorosa: “Io e Margherita ci siamo incatenati davanti alla sede del Muncipio X. Succede – spiegano nella nota stampa i due consiglieri - che vinciamo le elezioni. Succede che i primi due eletti del Partito Democratico sono 2 ragazzi di 24 anni che chiedono discontinuità, discussione, inclusione delle realtà civiche e sociali nella scelta del governo del Municipio.
Dall’altra parte succede che si ripropongono nomi dell’ex giunta Tassone che ha portato al commissariamento del municipio in passato. Succede che si strozza la discussione, che non ci viene permesso di dire nulla”.
E’ questo il tono del primo messaggio, poi il secondo durante la protesta che si è svolta questa mattina dinanzi all’ingresso del Palazzo del Governatorato: “ Abbiamo provato fino all'ultimo, ma ci hanno costretto.
La tracotanza mista al “paternalismo correntizio” e conservatore del Partito Democratico del Municipio X ci ha reso inevitabile prendere le distanze da un partito, che nulla ha imparato dal passato riproponendo una Giunta (i nomi sono quelli di: Giuseppe Sesa, all’epoca consigliere, Eugenio Bellomo consigliere e Antonio Caliendo assessore lavori pubblici) non distante nella forma e nelle intenzioni dalla giunta Tassone. Dimostrando di non avere il coraggio di guardare avanti mettendo al primo posto gli interessi personali, i giochi di poteri di, ormai deboli, capibastone a discapito del territorio. I Giovani Democratici hanno provato in tutti i modi a manifestare la necessità di rinnovamento, che non significa solo volti giovani, ma un nuovo metodo e una nuova apertura al territorio. Per questi motivi siamo costretti a prendere le distanze da questo scempio, figlio della peggior politica”.
Una grana per Mario Falconi, il quale, come presidente eletto poteva scegliere in autonomia gli assessori, una scelta probabilmente anche concordata con le diverse “correnti” che l’hanno sostenuto ma che resta competenza esclusiva.
In serata la risposta del presidente Mario Falconi: “Non ho rilasciato alcuna intervista, ne ho intenzione di farlo per non inasprire ulteriormente la delicata attuale situazione.
Sia chiaro a tutti però che se avessi accettato il ricatto di assegnare l'assesorato al litorale come richiestomi anche in forma scritta, dal consigliere Raffaele Biondo e senza mai avere alcun veto verso nessuno dei componenti dell'attuale giunta, non ci sarebbe stata questa vile e sconclusionata aggressione anche alla mia persona che ricordo essere indipendente e libera da qualsivoglia irricevibile condizionamento. Mentre ci accingevamo, con amore e determinazione, a provare a scrivere pagine nuove per il nostro decimo municipio, siamo costretti a subire attacchi strumentali, purtroppo come spesso accade, per un assessorato e relativa delega al litorale che sono stato costretto a tenere per me, viste le notevoli diverse sensibilità registrate nei numerosi colloqui di formalizzazione della giunta”.