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X Municipio, accuse reciproche e dispetti, la Commissione Trasparenza e Garanzia va..... in vacanza

Il presidente Pietro Malara replica a Di Giovanni: le sue dimissioni sono la prova che stavamo lavorando bene, condivisione e trasparenza non possono prescindere dal confronto con i cittadini. Di Giovanni: non c'era un democratico confronto politico

printDi :: 14 luglio 2021 18:04
X Municipio, accuse reciproche e dispetti, la Commissione Trasparenza e Garanzia va..... in vacanza

(AGR) Scontro politico nel X Municipio, le dimissioni di Antonio Di Giovanni (capogruppo M5S) ed il conseguente “fermo” del lavoro della Commissione Trasparenza e Garanzia ha provocato la reazione risentita di Pietro Malara, presidente della Commissione e capogruppo FdI. Siamo, in sostanza già in clima elettorale ed il muro contro muro chiude, di fatto, la legislatura.

“Le dimissioni del Capogruppo del Movimento 5 Stelle Di Giovanni – scrive in una nota stampa Pietro Malara - sono la dimostrazione che la Commissione Controllo e Garanzia del X Municipio sta lavorando bene.

 
Credo sia chiaro a tutti, specie a chi ha avuto modo di seguire qualche seduta, che la sua decisione è strumentale ed ha il solo intento di bloccare i lavori della Commissione stessa. La maggioranza ha provato da inizio consiliatura ad imbrigliarla, prima cercando di avere la maggioranza dei membri, poi votando per avere la vice-presidenza (che da sempre, per ‘correttezza istituzionale’, viene lasciata all'opposizione proprio per garantire le funzioni di controllo) e infine, tentando di disertare le sedute ‘scomode’. Probabilmente, il gesto di Di Giovanni è dovuto al fatto che la maggioranza a ridosso delle elezioni non vuole fare figuracce a causa della Commissione che presiedo: siamo partiti dalla pista ciclabile irregolare, all’annullamento dei bandi per i chioschi-ananas e per l’affidamento dell'ex Ufficio Tecnico, fino alle irregolarità rilevate al Villaggio dello Sport.

E’ evidente che Di Giovanni non gradisce la presenza degli ospiti, specie quando producono documenti che inchiodano la maggioranza e non sono allineati al pensiero unico. Se ne faccia una ragione: condivisione e trasparenza non possono prescindere dal confronto con i cittadini.

Se Di Giovanni vuole evitare gli attacchi politici o le figuracce, gli suggerisco di presentarsi in Commissione (cosa che la maggioranza dovrebbe pretendere anche dagli uffici) e rispondere con i fatti alle domande che legittimamente vengono poste dall'opposizione o dai cittadini. Probabilmente, quando invece non ci sono argomentazioni per rispondere si è costretti a ricorrere a questi “mezzucci”. Ma i cittadini - conclude Malara - ormai conoscono la coerenza e il desiderio di legalità ‘ad intermittenza’ che contraddistingue la maggioranza pentastellata”.

La replica di Di Giovanni non si è fatta attendere: “Le dichiarazioni di Monica Picca in merito alle mie dimissioni dalla Commissione Speciale Trasparenza e Garanzia e le accuse nei miei confronti sono del tutto fuori luogo….

Per chi non lo avesse ancora capito, o faccia finta di non capire, ribadisco che le mie dimissioni sono legate non solo ai comportamenti autarchici del Presidente Malara di Fratelli d'Italia, ma soprattutto alle dichiarazioni ed alle accuse gravissime, senza nessun elemento probatorio, lasciate esternare a consiglieri di opposizione ed ospiti, senza nessun intervento atto a garantire il democratico confronto politico. Non voglio aggiungere altro, ma chiudo ricordando le parole di colui che doveva essere l’espressione del centrodestra in questo municipio, il dr. Antonio del Greco, uomo di legge e stimato poliziotto che si è congedato dalla compagine con queste parole: “Peccato perché avevo conosciuto delle persone per bene ma in politica, quella che conta, ci sono personaggi scorretti, sleali e persino codardi che io, e quanti hanno combattuto per una vita al mio fianco, non li ho mai avuti come alleati ma nemici da contrastare. Ho perso solo tempo mettendo in campo tutta la mia professionalità , in altre parole ci avevo creduto, ma non appena hanno gettato la maschera ho capito di non essere dalla parte giusta . Ed eccomi qua, non mi sentirete più parlar di politica: il mio silenzio sarà per loro la più alta forma di disprezzo”. Parole durissime e pesanti, che fanno una fotografia del centrodestra locale.

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