X Municipio, accuse reciproche e dispetti, la Commissione Trasparenza e Garanzia va..... in vacanza
Il presidente Pietro Malara replica a Di Giovanni: le sue dimissioni sono la prova che stavamo lavorando bene, condivisione e trasparenza non possono prescindere dal confronto con i cittadini. Di Giovanni: non c'era un democratico confronto politico
(AGR) Scontro politico nel X Municipio, le dimissioni di Antonio Di Giovanni (capogruppo M5S) ed il conseguente “fermo” del lavoro della Commissione Trasparenza e Garanzia ha provocato la reazione risentita di Pietro Malara, presidente della Commissione e capogruppo FdI. Siamo, in sostanza già in clima elettorale ed il muro contro muro chiude, di fatto, la legislatura.
“Le dimissioni del Capogruppo del Movimento 5 Stelle Di Giovanni – scrive in una nota stampa Pietro Malara - sono la dimostrazione che la Commissione Controllo e Garanzia del X Municipio sta lavorando bene.
E’ evidente che Di Giovanni non gradisce la presenza degli ospiti, specie quando producono documenti che inchiodano la maggioranza e non sono allineati al pensiero unico. Se ne faccia una ragione: condivisione e trasparenza non possono prescindere dal confronto con i cittadini.
Se Di Giovanni vuole evitare gli attacchi politici o le figuracce, gli suggerisco di presentarsi in Commissione (cosa che la maggioranza dovrebbe pretendere anche dagli uffici) e rispondere con i fatti alle domande che legittimamente vengono poste dall'opposizione o dai cittadini. Probabilmente, quando invece non ci sono argomentazioni per rispondere si è costretti a ricorrere a questi “mezzucci”. Ma i cittadini - conclude Malara - ormai conoscono la coerenza e il desiderio di legalità ‘ad intermittenza’ che contraddistingue la maggioranza pentastellata”.
La replica di Di Giovanni non si è fatta attendere: “Le dichiarazioni di Monica Picca in merito alle mie dimissioni dalla Commissione Speciale Trasparenza e Garanzia e le accuse nei miei confronti sono del tutto fuori luogo….
Per chi non lo avesse ancora capito, o faccia finta di non capire, ribadisco che le mie dimissioni sono legate non solo ai comportamenti autarchici del Presidente Malara di Fratelli d'Italia, ma soprattutto alle dichiarazioni ed alle accuse gravissime, senza nessun elemento probatorio, lasciate esternare a consiglieri di opposizione ed ospiti, senza nessun intervento atto a garantire il democratico confronto politico. Non voglio aggiungere altro, ma chiudo ricordando le parole di colui che doveva essere l’espressione del centrodestra in questo municipio, il dr. Antonio del Greco, uomo di legge e stimato poliziotto che si è congedato dalla compagine con queste parole: “Peccato perché avevo conosciuto delle persone per bene ma in politica, quella che conta, ci sono personaggi scorretti, sleali e persino codardi che io, e quanti hanno combattuto per una vita al mio fianco, non li ho mai avuti come alleati ma nemici da contrastare. Ho perso solo tempo mettendo in campo tutta la mia professionalità , in altre parole ci avevo creduto, ma non appena hanno gettato la maschera ho capito di non essere dalla parte giusta . Ed eccomi qua, non mi sentirete più parlar di politica: il mio silenzio sarà per loro la più alta forma di disprezzo”. Parole durissime e pesanti, che fanno una fotografia del centrodestra locale.