SIB ai nuovi ministri, prioritaria la messa in sicurezza della balneazione attrezzata italiana
Antonio Capacchione, presidente SIB: gli imprenditori balneari italiani pronti a fornire il proprio contributo per la rinascita del Paese. Pesa sul futuro il rischio della perdita delle aziende e del lavoro a causa della Direttiva Bolkestein
(AGR) “Negli auguri di buon lavoro che abbiamo inviato al Presidente Mario Draghi, al neo Ministro al Turismo, a quello agli Affari Regionali e alle Infrastrutture e Trasporti, - ha affermato Antonio Capacchione – presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio - abbiamo espresso e sottolineato la grande preoccupazione dei balneari italiani per la mancata soluzione dei problemi che li riguardano ad iniziare dal rischio della perdita delle aziende e del lavoro a causa della Direttiva Bolkestein. Come tutte le rappresentanze sociali, anche la nostra, non giudica gli interlocutori Istituzionali sulla base dei colori politici, ma dai concreti provvedimenti che hanno adottato o che adotteranno. Siamo impegnati esclusivamente non nella competizione parlamentare ma nel difendere il nostro lavoro e le nostre aziende.
Dopo undici anni e sei governi di diversi schieramenti politici, infatti, questa questione è, purtroppo, ancora sostanzialmente irrisolta nonostante le brevi proroghe della scadenza dei titoli concessori (come quelle adottate nel 2010 e nel 2012) o il differimento di quindici anni dell’ultima Legge di Stabilità (che, peraltro, molti Comuni devono ancora formalizzare!). La balneazione attrezzata italiana è ancora in attesa che sia messa in sicurezza non solo giuridica, con la definitiva sottrazione dalla Direttiva Bolkestein, ma anche economica superando un trattamento fiscale esoso, ingiusto e punitivo (basti pensare ai canoni cd pertinenziali e all’aliquota IVA del 22%), così come pure fisica con efficaci e organici interventi di contrasto del preoccupante fenomeno erosivo recentemente aggravato dai cambiamenti climatici in atto.