Quirinale, quinta votazione, scende in campo Elisabetta Casellati
il Movimento 5 Stelle si asterrà dal voto, saranno presenti in aula - come ha anticipato ai nostri microfoni il presidente Giuseppe Conte - ma si asterranno. Per il resto si va in ordine sparso e la Casellati non sfonda. La parola torna alle delegazioni
Elezioni del Presidente della Repubblica, Palazzo Montecitorio
(AGR) Elezioni del Presidente della Repubblica, quinta votazione, la salita al Colle resta un rebus. Il centrodestra all’apertura delle urne presenta la candidatura di Elisabetta Casellati, attuale presidente del Senato. Una candidatura, però, che anziché unire spacca di fatto le coalizioni ed una possibilità di accordo, a questo punto si rischia il muro contro muro. La possibilità di uno stallo pericoloso è dietro l’angolo. Il prossimo Capo dello Stato potrebbe essere, dunque, una donna ma pentastelati e centro-sinistra non sembra aver gradito la fuga in avanti, la condivisione appare assai lontana e comunque vada il nuovo presidente, per ora, è più sinonimo di divisione che di unione, con gravi ripercussioni anche sulla maggioranza di Governo. Il centrodestra rompe, dunque, gli indugi e decide che al quinto scrutinio nella corsa al Quirinale sosterrà Elisabetta Casellati.
Giuseppe Conte, M5S
La ragione per cui e lo voglio spiegare a tutti i cittadini italiani, noi abbiamo deciso di astenerci, astenerci significa che siamo qui presenti ma in questo modo preferiamo non partecipare ad una conta precipitata in questo modo. Questa è una forzatura istituzionale… sono tre giorni che stiamo lavorando, stiamo cercando anche di definire, addirittura, un metodo che è difficile da definire.”
Per Giorgia Meloni si rischia di finire in un vicolo cieco.
Giorgia Meloni Presidente Fratelli d'Italia
"Con questo Parlamento non si riesce a decidere niente. - afferma - La soluzione, come andiamo dicendo da mesi, sono nuove elezioni poitiche. Difatto stiamo alla finestra e sulla base di quello che accadrà faremo le nostre valutazioni. Il centrodestra è compatto - ribadisce, quasi a sottolineare le indubbie difficoltà che ora animano l'altra parte della barricata - e sta raccogliendo sempre più consensi". Il tempo però stringe, il Parlamento non potrà rimanere bloccato ancora a lungo.
Dal Pd nessun commento anche se i soliti ben informati riferiscono di un segretario Enrico Letta molto contrariato sulla decisione di Salvini e Meloni di affrettare i tempi e mettere in rampa di lancio la candidatura del presidente del Senato.
Foto/Video: Vaggelli/Lidano