Ostia spiagge, il TAR non entra nel merito e annulla la delibera sospensiva delle assegnazioni, mancava la Determina
La decisione del Tar - ha chiarito lo stesso presidente Falconi - Non sarebbe una questione di merito ma l'assenza della determina dirigenziale che, per le note carenze d'organico in cui versano gli uffici amministrativi del Campidoglio non sarebbe stata ancora materialmente redatta dai funzionari
(AGR) La questione delle concessioni balneari e dei bandi per l’assegnazione delle spiagge torna ad infiammare la politica, i pentastellati plaudono alla decisione del TAR, che ieri ha annullato la delibera della nuova maggioranza, la quale, com’è noto, a sua volta, aveva annullato i contestati bandi voluti dalla Raggi. Una decisione che va a confondere ancora di più le acque agitate ma che non sposterebbe di una virgola quanto accaduto e sopratutto rimanda al mittente eventuali ricorsi amministrativi. Stante la situazione attuale nessun comune o municipio può procedere ad indire bandi specifici per la materia delle concessioni demaniali marittime, si attende, infatti, che il Parlamento entro i prossimi sei mesi emetta le regole definitive per procedere alle assegnazioni.
“La sospensione e poi l’annullamento dei bandi - aveva spiegato lo stesso presidente Mario Falconi - nasceva dall’impossibilità di procedere alle assegnazioni stante che sull’attuale materia normativa si attende che il Parlamento legiferi (come previsto) sull’argomento”. La decisione del Governo ed il rinvio al 1 gennaio 2024 sembravano confermare la strada intrapresa, invece, è arrivato il TAR a scompaginare le carte. "Li avevamo messi in guardia, - scrivono Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle - ma hanno voluto procedere con l'annullamento dei bandi per le concessioni demaniali marittime andando,contro le norme vigenti.
In via Claudio però la situazione non appare disperata, Mario Falconi spiega e replica alle accuse: “Abbiamo lettole motivazioni del TAR, il quale non è entrato nel merito quanto si è fermato alla forma, decidendo la sospensione perché gli uffici non avevano ancora materialmente redatto l’atto scritto. La grave carenza di personale dei nostri uffici ed in particolare di funzionari in grado di redigere la Delibera ha provocato la decisione del TAR. Stiamo studiando gli atti, ma andremo avanti per la nostra strada, in pratica, non accadrà nulla e le spiagge resteranno agli attuali concessionari, come stabilito, almeno fino al 31 dicembre 2023”.