Medicina, stop al numero chiuso, accesso all'Università secondo i meriti
Gli studenti saranno valutati in base alle competenze acquisite e non più soltanto sulla base di un singolo test. Abolito il numero chiuso al primo semestre per i corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e medicina veterinaria. Consentita l’iscrizione a tutti gli aspiranti medici
studenti universitari a lezioine foto pixabay
(AGR) Via libera per il libero accesso alla Facoltà di Medicina. Colpo di spugna sul numero chiuso e largo spazio al merito. Stop annunciato anche per i test di ammissione, una rivoluzione targata Anna Maria Bernini, la soddisfazione ed il plauso dei suoi colleghi di Forza Italia.
"L'approvazione del disegno di legge delega da parte della settima Commissione del Senato segna una tappa fondamentale verso una riforma attesa e necessaria per il nostro sistema di istruzione e sanitario. Grazie al lavoro del ministro Anna Maria Bernini, si apre una nuova fase per l’accesso alle professioni mediche, con un sistema più inclusivo e meritocratico, che riconosce il valore delle competenze acquisite. L'abolizione del numero chiuso e l’introduzione di un semestre-filtro è un grande passo avanti per garantire una formazione di qualità e rispondere al fabbisogno di medici qualificati per il futuro del Paese" Lo dichiara in una nota Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia.
“Detto, fatto: abbiamo abolito il numero chiuso al primo semestre per i corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e medicina veterinaria, consentiamo l’iscrizione a tutti gli aspiranti medici. Gli studenti saranno valutati in base alle competenze acquisite e non più soltanto sulla base di un singolo test. E’ un primo ma importantissimo voto nella direzione giusta: il disegno di legge delega del ministro Annamaria Bernini può correggere due distorsioni, quella per cui molti aspiranti professionisti della sanità sono stati costretti ad andare a studiare all’estero e, al contrario quella per cui il nostro sistema sanitario nazionale si è trovato costretto a richiedere queste professionalità da Paesi extra Ue”. Conclude Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali, sui socia