Giustizia umana o giustizia divina....? La posizione di Nordio
Ci rendono tristi in questo momento le vicende di Carlo Nordio. Chi non vuole riformare la Giustizia attacca il Ministro? Sono i manettari, i giustizialisti, i servi di certa magistratura, i garantisti della propria persona e non di quella degli altri
Di E. B.: Redazione AGR :: 03 febbraio 2023 10:09
Legge Martello e codici
(AGR) Di Ruggero Cametti
Mentre stampa e televisione hanno raccontato in tutti i possibili dettagli, la cattura avvenuta il 16 gennaio 2023 del famigerato mafioso Matteo Messina Denaro, noi veniamo colpiti dalla posizione assunta in tutta la vicenda dal Vescovo di Mazzara e le sue affermazioni sullo stragista assassino “nessuna pieta'. Non credo che si pentirà, ha ammazzato tanto....”.
“Sono una povera creatura: (dice Lucia all'Innominato) cosa le ho fatto? In nome di Dio... – Dio, Dio, – interruppe l’innominato: – sempre Dio: coloro che non possono difendersi da sé, che non hanno la forza, sempre han questo Dio da mettere in campo, come se gli avessero parlato. Cosa pretendete con codesta vostra parola? Di farmi...? – e lasciò la frase a mezzo. – Oh Signore! pretendere! Cosa posso pretendere io meschina, se non che lei mi usi misericordia? Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!”. Certo l'Innominato ha incontrato Lucia Mondella e Federigo Borromeo e la storia della sua vita e' cambiata. Non a tutti capitano questi incontri . Chi e' anziano sa che la vita, che sembra appartenerti e non ti appartiene, e' fatta di incontri.
Comunque la giustizia di Dio non e' la giustizia degli uomini.
Ci rendono tristi in questo momento le vicende di Carlo Nordio. Solo il grande Matteo Renzi (non a caso il Terzo polo sale tra i sondaggi) e' capace di andare alla 7 e dire ad alta voce "Nordio è un magistrato, un liberale di lungo corso e di straordinaria cultura, e ha sempre espresso delle idee. Oggi chi non vuole riformare la giustizia attacca Nordio". Stiamo parlando dell'uso delle intercettazioni, della separazione delle carriere , del sovraffollamento dei carceri,della depenalizzazione nel settore dei reati contro la PA .
Chi attacca Nordio? Sono i manettari, i giustizialisti, i servi di certa magistratura (minoritaria ma determinante) , i garantisti della propria persona e non di quella degli altri,quelli che si raccomandano l'un l'altro ma sono contro le raccomandazioni, gli amanti del controllo della vita delle persone in senso specifico e generale . Sono annidati, come pipistrelli nelle grotte , in certo giornalismo cartaceo e televisivo, ma come spesso capita sono trasversali nell'opinione pubblica. ( sono tra i vari PD esistenti, nel Movimento 5 stelle ma anche tra Fdl e Lega)... piu' in generale sono contro la liberta', chiedono costantemente la creazione di nuovi reati e aumento delle pene ..ecco perche' un liberale a costoro fa tanta paura. ...il pensiero liberale per loro e' incomprensibile. Cresce l'antiliberalismo e non e' una buona notizia.
Certo Sansonetti spera in Nordio e nei risultati che si e' prefisso e con lui Cacciari e Biagio De Giovanni. Ma le pressioni sono tante ...“Ogni futura riforma, prima di essere affidata alle valutazioni del Parlamento sovrano, si comporrà attraverso l’ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall’avvocatura all’accademia e alla magistratura”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 ha cercato di tranquillizzare gli animi . Ma sara' difficile. La Magistratura sembra far paura a tutti. Soprattutto a quelli del “ni”, quelli che non prendono mai parte attiva negli eventi, che non si schierano per paura di rischiare.
Sono “gli indifferenti “di Gramsci che su La città futura (11-2-17)scriveva “L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita... L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi...”
Sono gli “ignavi “di Dante, peccatori così indegni che non meritano neanche una reale pena da espiare e per tale motivazione li troviamo nell’Antinferno. (Canto III dell’Inferno, 22/ 69).
Questi non hanno speranza di morte,/e la lor cieca vita è tanto bassa,/che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte./Fama di loro il mondo esser non lassa;/misericordia e giustizia li sdegna:/non ragioniam di lor, ma guarda e passa».
Se la politica la lasciamo in mano agli illiberali, agli indifferenti, agli ignavi... “cadremo veramente in una sorta di democrazia dimezzata"come ha detto Nordio il 19-01-2023 in Parlamento.
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)
