Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

Fiumicino, l'8 febbraio il ponte 2 giugno si illumina di giallo per Patrick Zaki

Accolto l'appello di Amnesty International di dare un segnale a supporto della campagna per la liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki: l’8 febbraio prossimo il Ponte 2 Giugno sarà illuminato di giallo. Patrick Zaki deve tornare in Italia a studiare

printDi :: 04 febbraio 2021 16:04
Fiumicino, l'8 febbraio il ponte 2 giugno si illumina di giallo per Patrick Zaki

(AGR) "Abbiamo accolto con convinzione l'appello di Amnesty International per dare un segnale, anche simbolico, a supporto della campagna per la liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki: l’8 febbraio prossimo il Ponte 2 Giugno sarà illuminato di giallo". Lo dichiara il sindaco Esterino Montino."Patrick, dottorando all'università Alma Mater di Bologna, è stato arrestato lo scorso febbraio appena sbarcato al Cairo dove era tornato per fare visita alla famiglia - spiega il sindaco -. L'arresto si basa sull'attivismo di Zaki sul fronte dei diritti umani e sulle opinioni politiche espresse sui suoi profili social. Da allora, il ragazzo è detenuto in un carcere egiziano di massima sicurezza in condizioni terribili. Le notizie che ci arrivano parlano di torture, di privazione delle condizioni minime di umanità, di violazione dei diritti fondamentali dell'uomo".

"In un anno, Patrick non ha ancora neanche subito un giusto processo, ma viene tenuto in carcere con continue proroghe della detenzione preventiva - prosegue Montino -. Una situazione inaccettabile contro la quale la comunità internazionale tutta si è mobilitata da tempo, a partire dalle ragazze e dai ragazzi dell'università di Bologna".

 
"Questa è l'amministrazione che ha intitolato la propria biblioteca comunale a Giulio Regeni, la cui vicenda è stata fin da subito associata a quella di Zaki. Ed è anche l'amministrazione che da sempre si è caratterizzata per l'impegno sul fronte dei diritti di tutte e tutti - conclude il sindaco - non potevamo non rispondere all'appello di Amnesty e unirci a coro che chiede, a gran voce, la liberazione di Patrick Zaki perché possa tornare in Italia a studiare e perché possa continuare la sua legittima battaglia per l'uguaglianza".

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE