Davide Bordoni: per ripartire bisogna subito sbloccare i cantieri per le opere viarie e la mobilità cittadina
Davide Bordoni è candidato con Giulia Buongiorno nella Lista della Lega al Senato. Il collegio comprende il X Municipio, Fiumicino, l’Eur e tutta Roma, per Bordoni fare la campagna elettorale nel suo territorio è come rincontrare vecchi amici, tanti lo conoscono e lo fermano per strada
Davide Bordoni candidato nella Lista della Lega al Senato
(AGR) Sabato scorso in piena campagna elettorale ha festeggiato i suoi 49 anni. Davide Bordoni lo ha fatto, con i suoi amici, i suoi elettori, quella base che l’ha sempre sostenuto ed accompagnato nella sua lunga avventura nel centro-destra. “Sono stato sommerso dagli auguri...grazie, dovremo festeggiare i 50 anni ora ci sono troppe cose da fare ed organizzare”. Davide Bordoni è candidato con Giulia Buongiorno nella Lista della Lega al Senato, il collegio comprende il X Municipio, Fiumicino, l’Eur e comprende l'intera città di Roma. Per Bordoni fare la campagna elettorale nel suo territorio che lo ha visto crescere, come uomo prima e politico poi è un rincontrare vecchi amici, tanti lo conoscono, lo fermano per strada scambiando qualche parola, le impressioni generali.
Quali sono le priorità per Davide Bordoni? "In Italia bisogna sbloccare subito i cantieri per le opere viarie e la mobilità – afferma senza esitazione - ricalibrando l'uso dei fondi del Pnrr per fronteggiare l'aumento dei costi delle materie prime e usando il 'Modello Genova' per progettare, fare presto e bene. Dove sarà necessario occorre correggere e coordinare meglio gli interventi per investimenti infrastrutturali tra lo stato centrale, le regioni e i comuni. Nel Lazio - commenta Bordoni - con il passaggio delle competenze dal Comune alla Regione, per quanto riguarda la ferrovia Roma-Lido, la Regione governata da Zingaretti è riuscita a fare anche peggio del Comune di Roma guidato dalla Raggi, assistiamo ad un rimpallo eterno di responsabilità, ma intanto a soffrire sono le migliaia di persone che devono utilizzare la ferrovia per recarsi al lavoro od a scuola. La Roma-Lido che vive una serie di disagi allucinanti per cittadini, turisti e pendolari, dieci anni fa, ad esempio, il numero dei treni funzionanti erano 15, il numero delle corse giornaliera erano 178 e la frequenza dei treni era scesa sino a 8-10 minuti. Oggi la situazione è praticamente capovolta: i treni in funzione sono 4 più uno, il numero di corse giornaliere si aggira tra le 98 e le 105, per un passaggio dei convogli dai 22’ai 30 minuti. Ed infine il fine-corsa ad Acilia che obbliga le migliaia di utenti di Ostia al trasbordo sui bus. Poi c’è la vergognosa situazione della stazione di Acilia Sud-Dragona che la Giunta Raggi prometteva di far partire dal 2018 ma che è rimasta ancora una stazione fantasma” .
Inevitabile affrontare la questione degli aumenti delle bollette energetiche che ha portato la ripresa della corsa dell’inflazione. Cosa dobbiamo fare...anzi cosa c’è da fare?
“I rincari sono inaccettabili – replica Bordoni – prima delle bollette di luce e gas va affrontato il tema scottante del prezzo di pane e pasta. Il prezzo del pane continua ad aumentare giorno dopo giorno in tutto il Paese. A Roma e provincia Cna stima rincari di oltre il 30 per cento, un chilo di pane casereccio arriva a costare 4 euro. Il Governo intervenga subito per tenere sotto controllo l'aumento dei prezzi dei beni alimentari di prima necessità come pane, latte e pasta, che non possono sparire dalla tavola degli italiani”.
Davide Bordoni però non si batte solo per la famiglie, c’è anche l’intera filiera della produzione di pane che soffre. E’ sicuro quando afferma: “"Dobbiamo sostenere i panettieri, i commercianti e l'intera filiera produttiva, penso al mondo del turismo, agli alberghi, ai bar e ai ristoranti, dal caro bolletta e dalla rincorsa della inflazione. Bisogna tenere alta la guardia sulle infiltrazioni della speculazione nel ciclo produttivo e della distribuzione, contrastando gli accaparramenti delle materie prime.
Cominciamo azzerando l'Iva su pane e pasta. Il prezzo di questi beni non può aumentare perché rischieremmo di avere delle gravi ricadute a livello sociale. A riguardo condivido la proposta di Cna di promuovere la creazione di comunità energetiche sui territori, coinvolgendo pubblico e privato, in grado di produrre energia pulita nella nostra Capitale. Ogni proposta utile a contrastare il caro energia va incentivata e sostenuta in questa fase così difficile nella vita economica del nostro Paese",