Sicurezza sul lavoro, oltre 19 milioni di euro spesi nella formazione nel quadriennio: 2019/2023
Resi noti i dati sulla formazione su SSL con il contributo di FondItalia nel periodo 2019/2023. Lombardia, Puglia e Lazio le regioni più virtuose. I contributi hanno interessato una platea di oltre 60mila lavoratori per un totale di quasi 6mila imprese.
Francesco Franco presidente Fonditalia
(AGR) Più di 19 milioni euro di contributi sono stati concessi nel periodo 2019/2023 da FondItalia (Fondo Formazione Italia) a sostegno dei corsi obbligatori aziendali sulla Sicurezza e la Salute nei luoghi di lavoro. Contributi che hanno interessato una platea di oltre 60mila lavoratori per un totale di quasi 6mila imprese. Di queste, quasi 3mila sono microimprese (fino a 9 dipendenti), poco più di 2mila piccole imprese (da 10 fino a 50 dipendenti) e 634 le grandi aziende con oltre 50 dipendenti. La regione italiana dove si è maggiormente investito in formazione sul tema è stata la Lombardia (più di 4 milioni di euro nel quinquennio), dove hanno preso parte ai corsi di formazione ex lege quasi 20mila lavoratori, per un totale di 2mila imprese. Al secondo posto di questa speciale classifica la Puglia, con quasi 3,5 milioni di euro per progetti finanziati e 557 imprese aderenti per un totale di 8.500 lavoratori e, al terzo, il Lazio con 277 imprese e quasi 5mila lavoratori.
I comparti produttivi che hanno espresso maggiore esigenza di risorse per la formazione obbligatoria sono le “attività manifatturiere” (quasi 5 milioni di euro per circa 1500 imprese e poco meno di 13mila dipendenti), il “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (oltre 3 milioni di euro di contributi per più di mille imprese e oltre 10mila lavoratori) e la “sanità e assistenza sociale” (quasi 2 milioni di contributi per 270 imprese e oltre 7mila dipendenti).
Per Francesco Franco, presidente di FondItalia, «la formazione obbligatoria in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro rappresenta un caposaldo della normativa italiana che agevola, migliora e rende più sicura la vita professionale dei lavoratori. A tutto ciò, noi di FondItalia consigliamo di accompagnare corsi di perfezionamento più mirati e specifici al fine di rendere ancora più preparati e competenti i lavoratori italiani».