Polizia di Stato, LI.SI.PO./ PNFD, la strage continua. Un poliziotto di 38anni, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, questa notte si è suicidato
LI.SI.PO. / PNFD hanno sempre chiesto ai vertici del Ministero dell’Interno un pool di psicologi
Polizia di Stato, LI.SI.PO. / PNFD, la strage continua
(AGR) La strage continua. Un poliziotto di 38anni, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, questa notte si è suicidato nella sua abitazione, sparandosi presumibilmente con la pistola di ordinanza.
Antonio de Lieto Segretario Generale presso Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO.
Francesco Saverio Picardi Segretario Generale Nazionale PNFD
Giova altresì evidenziare il silenzio tombale del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, sebbene più volte gli sono state inviate lettere aperte e dettagliate note sul verificarsi di tali tragici eventi, tra l’altro, sempre in costante aumento, non ha mai risposto alle organizzazioni sindacali sopra indicate.
Forse a giudizio delle già menzionate OO.SS. il ministro dell’interno ha pensato di poter annientare il “VIRUS SUICIDA” che alberga nella Polizia di Stato, con la potente arma dei tavoli tecnici e dei seminari.
È sotto gli occhi di tutti - hanno rimarcato i segretari del LI.SI.PO. / PNFD il fallimento totale dei tavoli tecnici e dei seminari, la prova è data dal numero di poliziotti che si sono suicidati che continua a salire sempre più in alto.
È doveroso rammenta ai vertici del Dipartimento dell’Interno che il grido di allarme lanciato a lor signori purtroppo è rimasto inesorabilmente inascoltato ed il “VIRUS SUICIDI” fa sempre più morti tra gli appartenenti alle Forze di Polizia. Il LI.SI.PO. / PNFD – hanno concluso de Lieto e Picardi - hanno sempre chiesto ai vertici del Ministero dell’Interno un pool di psicologi a stretto contatto con gli operatori di Polizia, in modo tale da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta, che l’appartenente alla Polizia di Stato stia vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico.