"Il pontile di Ostia, tra albe e tramonti" l'ultimo libro fotografico di Pino Rampolla
Le 100 foto di Pino Rampolla, qui riunite “tra albe e tramonti”, rubano attimi eterni allo sguardo di cemento armato bianco che il Pontile di Ostia getta su quella infinita azzurrità, spicchio del più vasto e orgoglioso “mare nostrum” degli Antichi Romani.
Il pontile di Ostia tra albe e tramonti copertina
(AGR) Di Gianni Maritati
“Il Pontile di Ostia. Tra albe e tramonti”, s’intitola così il nuovo libro di Pino Rampolla, il 29.esimo firmato dallo storico fotografo del Litorale Romano. Contiene 100 scatti dedicati a uno dei simboli più amati e famosi di Ostia e preceduti dagli interventi del presidente del X Municipio di Roma, Mario Falconi, del presidente della Pro Loco Ostia Mare di Roma Antonio Ricci, del giornalista di Canale 10 Alberto Tabbì e della storica Francesca Faiella, autrice di saggi come “Latte di lupa”. Ecco la "prefazione" di Gianni Maritati.
Il Pontile di Ostia è il simbolo dell’unico quartiere romano che si affaccia sul Tirreno. Ai suoi lati, il volto sabbioso dell’Impero Romano e di Roma Capitale: capitale anche marittima, balneare e portuale. E, sempre ai suoi lati, due storici stabilimenti, l’Elmi e il Battistini. Dietro, quella piazza dei Ravennati che rende onore ai bonificatori romagnoli. Gli stessi che a fine Ottocento trasformarono un ampio territorio malarico e desolato, fra la Città Eterna e il Tirreno, in una zona fertile e abitabile: un’opera gigantesca e coraggiosa, pagata spesso con la vita, il western di Ostia, esempio di coraggio e abnegazione. Inoltre, la parte di piazza dei Ravennati più vicina al Pontile (a forma di esedra) da tempo è stata trasformata in isola pedonale per la gioia di chi ama passeggiare, anche con la bicicletta, sul lungomare, per chi vuole fare il pieno di iodio, per i bambini e i loro giochi, per chi ama contemplare la sorprendente bellezza della natura, per chi vuole scattare la foto di un tramonto indimenticabile. Anzi, i fotografi amano immortalarlo con le famiglie che passeggiano, i venditori ambulanti, gli artisti di strada, gli anziani che riposano sulle panchine, il mare in burrasca o le barche che ne solcano il mare vicino. Visto dall’alto, poi, il Pontile di Ostia è veramente uno spettacolo mozzafiato. E di sera, con l’illuminazione, si veste di dolce malinconia. Affaccio privilegiato sul mare, come la tolda di una nave, il Pontile di Ostia si allarga in cima fino a formare una sorta di piazzola dove si trova al centro una Rosa dei Venti. Frequentato in tutte le stagioni, è dunque il punto più spettacolare e panoramico del litorale romano, la passeggiata più desiderata, una delle mete preferite dai turisti, dalle famiglie, dai pescatori e dagli innamorati. Davvero unico nel suo genere: la sua immobilità ti permette di “entrare” nel mare, nella sua perenne inquietudine. Non solo. Esiste una linea ideale che unisce la Via del Mare, che congiunge Roma al suo litorale, viale della Marina nel centro abitato e, appunto, il Pontile di Ostia: il cuore della Città Eterna finisce di pulsare proprio qui, anzi continua a battere nel mare. La sua atmosfera romantica e sognatrice è sottolineata dalla presenza di tante coppie che vengono qui a contemplare il mare e a scambiarsi promesse, baci e confidenze.
Chi arriva in cima al Pontile, può ammirare gli stabilimenti balneari, i lettini e gli ombrelloni, i bagnanti e i bagnini, gli scogli e la statua del Nettuno, i pesci che nuotano nel mare e gli aerei che solcano i cieli partendo o arrivando al vicino Aeroporto intercontinentale di Fiumicino. Poi se si volge a destra lo sguardo, può spingersi fino al Porto Turistico di Roma, che accoglie le sue imbarcazioni, dai grandi yacht dei miliardari alle più semplici barche a vela: se si volge a sinistra, invece, lo sguardo si può spingere fino ad Anzio e a Nettuno. Chi volta le spalle al mare, ha poi un privilegio suggestivo, quello di vedere in tutta la sua bellezza lo sky-line di Ostia: villini in stile Liberty, alberghi, la grande mole dell’ex colonia Vittorio Emanuele III, piazza dei Ravennati con i suoi portici, la parte più esterna di Piazza Anco Marzio, isola pedonale conosciuta come il “salotto buono” di Ostia. Anche il Pontile svolge un ruolo essenziale per l’incontro e il dialogo fra le persone e i gruppi, rappresentando una “location” ideale per ospitare le manifestazioni più diverse e colorate: sociali, artistiche, culturali, turistiche, perfino concerti e balletti. Un’atmosfera magica e variopinta che Pino Rampolla ha saputo catturare nelle sue 100 opere d’arte.