Don Giovanni Merlini, Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, sarà Beato
Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il Miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Merlini, Sacerdote e Missionario del Preziosissimo Sangue (Spoleto 28 agosto 1785 - Roma 12 gennaio 1873).
Dom Giovanni Merlini
(AGR) Lo scorso 23 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il Miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Merlini, Sacerdote e Missionario del Preziosissimo Sangue (Spoleto 28 agosto 1785 - Roma 12 gennaio 1873).
La Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, unita alla Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo, e alle Chiese particolari, dove la Famiglia del Preziosissimo Sangue è presente in Italia e nel mondo e in comunione con i Movimenti Laicali, ispirati alla spiritualità del Sangue di Cristo, “rende grazie a Dio” per il dono ricevuto, mentre con cuore orante condivide il comune auspicio che si possa presto celebrare la Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Merlini.
Nicla Spezzati, Adoratrice del Sangue di Cristo e Postulatrice della Causa, evidenzia: «Il Postulatore, che avanza nel cammino ecclesiale definito Causa o Processo di Beatificazione e canonizzazione di un Servo di Dio, viene definito, popolarmente, l’avvocato del Santo. L’avvocato dovrà “sapere di Legge”, ma più, deve conoscere profondamente la persona che gli si affida, di cui si fa garante, presentandola, nel nostro caso, come identità piena di Vangelo, appunto “Beata”, alla Chiesa universale, al fedele e santo popolo di Dio, ai credenti e ai distanti. Come era questo sacerdote e missionario, che ha attraversato negli Stati della Chiesa (1785 al 1873) una temperie storica non facile, dalla Repubblica Romana ai moti risorgimentali, con il brigantaggio postnapoleonico, la caduta del potere temporale del Papa, la presa di Roma, l’unità d’Italia? Univa in se stesso i contrari in una ammirabile sintesi. Uomo dai mille talenti: esuberante e riflessivo, metodico e artista, puntuale, preciso, ma con una apertura di mente e di cuore su un orizzonte vasto. Un uomo in carne ed ossa dal tratto democratico e amico, coerente con i principi professati, inflessibile nell’esigere da se stesso più che dagli altri, indulgente nel comprendere gli altri più che se stesso.
Un uomo chiaro, restio ai compromessi, assorto nella preghiera fino ad estraniarsi dalla realtà, ma così inserito nella realtà da presumere di renderla tutta una preghiera. Capace di dirigere grandi opere o semplicemente di porsi sulla strada, a distribuire acqua fresca da una fonte ai contadini ciociari, che tornavano al tramonto dalla fatica dei campi. Consigliere stimato di Papa Pio IX e, insieme, missionario tra i “briganti” della campagna romana cui si faceva prossimo di misericordia e operatore di pace. Uomo appassionato dell’umanità quotidiana, convinto che ogni debolezza e fragilità può essere portata a vita, nell’incontro con il Cristo del Vangelo. Giovanni Merlini, riposa in Roma nella Chiesa dei Crociferi, a Fontana di Trevi, accanto al suo Padre e Maestro, S. Gaspare del Bufalo, sacerdote romano. Sono sicura che questo nuovo Beato, dai confusi e grigi frammenti del quotidiano, ci inviti, oggi, a edificare l’ordine dell’Amore che genera».