Alitalia, il sindaco di Fiumicino Montino attacca Draghi, un pessimo biglietto da visita
Montino: Il Governo e il Presidente del Consiglio dei Ministri hanno preferito la scelta spezzatino, di una compagnia minuscola, ridimensionata, priva di prospettive e magari pronta per essere venduta in questo modo si dismette un importante settore produttivo
(AGR) “In molti hanno creduto e sostenuto che quella di Ita fosse la soluzione per salvare Alitalia. Ma non è così. Noi lo abbiamo detto in qualsiasi modo e occasione: durante i numerosi Consigli comunali straordinari fatti sul tema, durante le tante manifestazioni dei lavoratori a cui abbiamo partecipato, lo abbiamo scritto ai Ministri interessati che non si sono mai degnati di convocare l’istituzione dove ha sede Alitalia”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
“Abbiamo sopportato – prosegue – quest’aria di supponenza, questo atteggiamento di unici detentori della verità e della soluzione del problema. In tanti gli hanno creduto e li hanno seguiti su questa strada. Noi, invece, di strada ne abbiamo indicata un’altra che salvaguardava l’unitarietà dell’azienda. Il Governo e il Presidente del Consiglio dei Ministri hanno preferito la scelta dello spezzatino, di una compagnia minuscola, ridimensionata, priva di prospettive e magari pronta per essere venduta a qualche compagnia che invece continua ad avere rapporti preferenziali e privilegiati con vasti settori della politica e delle istituzioni italiane”.
“L’appello poi del Ministro Giorgetti – dichiara il sindaco – circa le tutele dei lavoratori è un atto a mio avviso di cinismo gratuito perché, vista la responsabilità che occupa, avrebbe dovuto e dovrebbe lavorare – ma non so se ne sia capace o se abbia la volontà di farlo – per far decollare, rilanciare, sviluppare Alitalia. No, invece: chiama in causa altri Ministri, suoi colleghi, per programmare per un po’ di tempo ammortizzatori sociali, per poi mettere ognuno dei 7-9 mila lavoratori in esubero in libera uscita”.