Pomezia, progetto "Cibltà" contro gli sprechi alimentari
Stop agli sprechi. Il progetto Cibiltà promosso dal Comune di Pomezia coinvolge a vario titolo ristoratori, negozi di alimentari, scuole e famiglie e mira a sensibilizzare la cittadinanza sul tema dello spreco alimentare per un cambiamento dello stile di vita
(AGR) Utilizzare il cibo consapevolmente, evitando gli sprechi. Con questo spirito nasce il progetto “Cibiltà. Usiamo il cibo civilmente. Stop agli sprechi”, promosso dal Comune di Pomezia grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana di Roma Capitale.
L’iniziativa – che coinvolge a vario titolo ristoratori, negozi di alimentari, scuole e famiglie – mira a sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare, offrendo nuove possibilità di realizzare concretamente un cambiamento nel nostro stile di vita.
“Ora più che mai è necessario ripensare al modo in cui il cibo viene prodotto, distribuito e consumato – spiega l’Assessore Stefano Ielmini – Lo spreco alimentare è responsabile dello sperpero di tutte le risorse necessarie per produrlo, dall’acqua alla terra, incluso il lavoro di chi lo ha realizzato. Se sprecato, il cibo ha un effetto dannoso sull’ambiente. Non solo, sprecare cibo comporta una produzione di rifiuto organico, con conseguenti elevati costi di smaltimento. Un gesto poco etico, se pensiamo a chi invece quel cibo non può averlo”.
“Cibiltà si inserisce in un progetto più ampio di riduzione degli sprechi alimentari che abbiamo avviato partendo dal recupero delle eccedenze alimentari delle mense scolastiche a favore degli indigenti – evidenza il Sindaco Adriano Zuccalà – Il messaggio che vogliamo divulgare è che il cibo non si butta. Attraverso questo progetto vogliamo coinvolgere il maggior numero di persone: cittadini, turisti, studenti, ristoratori, affinché possano modificare le proprie abitudini dal momento della spesa, passando per la corretta conservazione dei cibi fino alle buone pratiche anti-spreco nei ristoranti e nelle mense, grazie ad una maggior conoscenza del problema dello spreco alimentare”.