Fiumicino, come distinguere il pesce fresco....?
(AGR) Corsi gratuiti tenuti dai pescatori di Fiumicino per svelare a tutti come distinguere il pesce fresco. L’idea è del delegato alla pesca e ai rapporti con l’autorità portuale, Luigi Satta.“Per ora – ha spiegato – si tratta di un progetto che ha riscontrato un enorme successo a Roma, nato da un accordo tra il Co.Pe.Fi, il neonato consorzio dei pescatori di Fiumicino, e David Bisceglia, storico organizzatore di manifestazioni ed eventi. La volontà è di passare a uno step successivo, trasformando questa idea in qualcosa di più concreto. Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentati del Co.Pe.Fi gettando le basi per arrivare a fare di questi appuntamenti gli eventi di punta dell’estate di Fiumicino, inserendoli all’interno delle tante sagre e feste culinarie che costituiscono una grande risorsa per il nostro territorio perché organizzate con il cuore senza reconditi politici”.“Proprio la nascita del Co.Pe.Fi - spiega il delegato alla pesca del Comune di Fiumicino - può essere l’antidoto per superare le tante difficoltà che il mondo della pesca sta attraversando. Cooperative e singoli pescatori hanno compreso la necessità di unirsi, parlare la stessa lingua, combattere insieme per non sprofondare. A loro va il ringraziamento mio e dell’intera amministrazione per lo sforzo profuso. Da parte nostra garantiremo la nostra vicinanza e sosterremo questa unione di intenti che va nella giusta rotta”. Ma a cosa servirà il consorzio? “Gli obiettivi del consorzio sono la realizzazione di un centro polivalente della pesca per creare un marchio Dop e migliorare la commercializzazione del pescato, valorizzandolo in una struttura che sarà realizzata ex novo, consentendo una maggiore partecipazione degli acquirenti. L’idea è di di accorciare la filiera garantendo la tracciabilità del pescato, come previsto dalle direttive europee. Ma il consorzio servirà anche a>
garantire più servizi alle imprese e mettere in atto strategie per garantire un maggior risparmio sull'acquisto dei beni di consumo e realizzare progetti per migliorare la sicurezza dei lavoratori, la commercializzazione e conservazione del pescato che verranno poi presentati alla comunità europea per essere finanziati”.