Federconsumatori, 15 cent. in meno d'accise sui carburanti non bastano.... servono almeno 30 centesimi
Federconsumatori: corre il prezzo dei carburanti ed è necessario un intervento più incisivo di quanto annunciato da parte del Governo. Il taglio sui prezzi deve essere di almeno il doppio di quanto ipotizzato e pari a 30 centesimi per produrre effetti concreti
(AGR) Dovrebbe vedere la luce oggi il varo dei nuovi interventi per contrastare i rincari dei carburanti e dell’energia, tanto atteso in questi giorni. - si legge su una nota della Federconsumatori - Il Governo è al lavoro per trovare una soluzione in merito alla tassazione degli extra profitti delle società che hanno aumentato notevolmente i propri introiti. A copertura dei tagli sui prezzi dei carburanti contribuirà anche l’extra gettito dell’IVA che si è accumulato nel corso degli ultimi mesi in modo da ridurre le accise che gravano sul prezzo dei carburanti, che ammontano a 0,728 centesimi di Euro per la benzina e 0,617 centesimi di Euro per il gasolio.
Sulle accise, è opportuno ribadirlo, viene applicata anche l’IVA, generando introiti di una doppia tassazione per l’Erario. Solo per l’Imposta sul Valore Aggiunto sui carburanti, negli ultimi tre mesi, lo Stato avrebbe incassato, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, circa 799 milioni di Euro in più.
A nostro avviso c’è margine per fare di più, per un taglio doppio, di almeno 30 centesimi al litro, con un risparmio di circa 360 Euro annui per automobilista (singolo o famiglia che consumi 100 litri di carburante al mese, pari a circa 2 pieni di benzina).
Inoltre, - conclude la nota della Federconsumatori - è fondamentale mettere in atto ogni sforzo per contrastare le speculazioni in atto. È bastata l’apertura di una indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma per determinare, già nella notte, un lieve ritocco al ribasso di alcuni listini. Oggi anche l’Antitrust, con l’ausilio della Guardia di Finanza, ha avviato approfondite indagini sulle dinamiche di determinazione dei prezzi da parte delle compagnie petrolifere, per “un'eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza”. In tal senso riteniamo opportuna l’attivazione di osservatori prefettizi sui prezzi dei carburanti, per monitorarne l’andamento e smascherare fenomeni speculativi".