Algeria, Co-mai; Ringraziamo il sostegno dell'Algeria all'Italia in questo momento difficile
Foad Aodi; Mario Draghi in Algeria per maggiore gas, ma speriamo non solo. Urge recuperare rapporti duraturi con il mondo arabo come hanno saputo fare Pertini,Craxi e Andreotti che dopo il loro successo vi è stato un vuoto
(AGR) Il presidente del Consiglio Mario Draghi è sbarcato ieri, lunedì 18 luglio, in Algeria, paese africano molto importante in quanto primo fornitore di gas per l'Italia, per l'incontro col premier algerino Abdelmadjid Tebboune. Il ruolo del premier accompagnato da Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini ed Elena Bonetti è quello di siglare delle intese tra i due Paesi che vanno dall'energia alle grandi opere fino alla lotta alla corruzione. Il vertice intergovernativo ha "confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico. In questi mesi, l'Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese", ha dichiarato Mario Draghi in conferenza dopo l'incontro.
Mario Draghi in Algeria per maggiore gas ma non solo, rinnovabili, strade, autostrade e grandi opere, lotta alla corruzione, attraverso la collaborazione con l'Anac, ma anche alla radicalizzazione in carcere. 15 tra accordi, memorandum di intesa e cooperazioni sono stati siglati oggi. Al IV vertice intergovernativo di Algeri hanno partecipato 6 ministri del governo attuale e le intese vanno dal farmaceutico (accordi siglati dall'Aifa) allo sviluppo industriale. La società energetica algerina Sonatrach aumenterà di 4 miliardi di metri cubi il volume di forniture di gas all'Italia. "Una accelerazione rispetto a quanto previsto" dagli accordi e "anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni" dichiara Draghi. Forniture che saranno consegnate ad Eni e società partner. La collaborazione nel settore si focalizzerà anche sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, con particolare riferimento all'idrogeno verde e all'energia solare, eolica e geo termica.
*Ecco la Dichiarazione Co-ma i(comunità del mondo arabo in Italia);
"Ringraziamo il sostegno dell'Algeria all'Italia in questo momento difficile, Mario Draghi in Algeria per maggiore gas, ma speriamo non solo, Urge recuperare rapporti costruttivi ,sinceri e duraturi con il mondo arabo come hanno saputo fare Pertini ,Craxi e Andreotti che dopo loro c'è stato proprio il vuoto. La Co-mai è sempre impegnata a favore dei ponti tra l'Italia e i nostri paesi di origine arabi, facciamo un appello all'Italia di intensificare gli aiuti e il sostegno ai paesi arabi in Sanità, Sviluppo, innovazione, Università, scuole, Sicurezza, Occupazione e Cooperazione internazionale e allo sviluppo compatendo insieme l'immigrazione irregolare e il mercato degli esseri umani e la fuga dei cervelli dai nostri paesi di origine, cioè aiutarli sul serio nei nostri paesi di origine creando più occupazione e posti di studio e di lavoro. Cosi dichiara il neo presidente della Co-mai confermato per la terza volta consecutiva con un Consiglio Direttivo e Organigramma nazionale formato da più di 600 cittadini italo arabi in tutte le regioni italiane pronti a sostenere l'Italia e la sua immagine all'estero ma dicono con determinazione basta ai pregiudizi e alle strumentalizzazioni contro gli arabi e i loro figli in Italia.