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Pratolino, il Colosso dell'Appennino "camminerà" nel viale azzurro: saranno riattivate le fontane

La Città Metropolitana di Firenze candida l'area Unesco del Giardino delle Meraviglie a un finanziamento di due milioni di euro, per il restauro del "percorso dell'acqua".

printDi :: 05 aprile 2022 07:42
Città Metropolitana di Firenze Pratolino, il Colosso dell'Appennino camminerà nel viale azzurro: saranno riattivate le fontane

Città Metropolitana di Firenze Pratolino, il Colosso dell'Appennino "camminerà" nel viale azzurro: saranno riattivate le fontane

(AGR) La Città Metropolitana di Firenze ha candidato l'area Unesco del Parco Mediceo di Pratolino al finanziamento del Pnrr, con la richiesta di due milioni di euro per restaurare e valorizzare il "percorso dell’acqua", il complesso storico e paesaggistico con fontane e laghetti rinascimentali che, avverte il Sindaco Dario Nardella, "rappresenta un tesoro nel tesoro, l'oro azzurro in quello scrigno verde che è il nostro Giardino delle Meraviglie".

"Se questo intervento andrà in porto - sottolinea Letizia Perini, consigliera della Metrocittà delegata ai parchi - faremo fare un grandissimo passo avanti al Colosso dell'Appennino, nelle cui vene di marmo tornerà in un certo senso a scorrere l'acqua. E' un progetto bellissimo, curato in ogni dettaglio".

 
L’avviso del Ministero della Cultura, al quale ha risposto la Metrocittà, invita a proporre progetti per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici nell’ambito degli interventi compresi nel Next Generation Eu.

160 sono gli ettari del Parco Mediceo di Pratolino, nel comune di Vaglia, di cui è proprietaria la Città Metropolitana e sui quali insiste un vincolo. Comprendono anche i 26 ettari dell'area Unesco del Parco, riconosciuta come patrimonio culturale dell’umanità, sui quali insiste il complesso monumentale, costruito per il granduca Francesco I de' Medici, su disegno del Buontalenti, dal 1569 al 1585. Esso era arricchito da statue, grotte, fontane, giochi d'acqua, con meccanismi idraulici che consentivano il movimento di automi.

La proposta di intervento di recupero candidata al Ministero prevede il ripristino di tutti i giochi d’acqua e le fontane nell’area del giardino mediceo, riattivando la tecnologia idraulica rinascimentale e le meraviglie che esprimeva e che dovrà tornare ad esprimere. 

Nel dettaglio il progetto prevede che la nella Fontana di Giove e nelle grotte siano restaurati e riattivati la vasca, le volte sottostanti, il gioco d’acqua e la funzionalità della vasca antistante; il gioco d'acqua nella Fontana delle Spugne, della Fontana della Maschera (con la vasca antistante), della Fontana del Mugnone (comprese le pavimentazioni circostanti).

Per la Grande Voliera il progetto di restauro prevede il controllo e il rifacimento degli intonaci e delle spugne, che costituiscono la fontana fondale, e il ripristino del gioco d’acqua a cascatelle, inoltre la messa in sicurezza della scala di accesso.

Sarà restaurato anche il Viale degli Zampilli, con i giochi d'acqua dal pavimento posto nelle fasce laterali, con il completo recupero dell’acqua che verrà utilizzata.

Restauro conservativo e funzionale delle Gamberaie, con un intervento strutturale che mira al ripristino della funzionalità della via d’acqua e alla ricostituzione dei collegamenti tra le sei vasche in forma di cascatelle. Quindi restauro della Vasca della Lavandaia e del pontile; riapertura funzionale di tutte le fontane minori esistenti nel Parco, come la grotta di Cupido e altre, la vasca della Paggeria, la fontana della Villetta, la fontana della Limonaia e la vasca della Ranocchia (di fronte alla grotta di Cupido).

Il progetto della Metrocittà prevede anche interventi sulla vegetazione nella zona Unesco, la messa in sicurezza delle alberature, sia lungo i percorsi che all’interno del bosco, la rigenerazione delle aree del sottobosco, il potenziamento della biodiversità nelle aree a prato e, infine, la creazione di giardini tematici. 

Città Metropolitana di Firenze 

Foto da comunicato stampa

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