Lampedusa: il 3 ottobre del 2013, in un tragico naufragio morirono in 368 tra donne, uomini, bambine e bambini
Croce Rossa, Valastro: “ogni vita merita rispetto. Non ci sono colpe nel fuggire da gravi crisi, nel cercare di dare un domani ai propri cari”
Avv. Rosario Valastro - Presidente Croce Rossa Italiana
(AGR) Rosario Valastro nel ricordo dei quel tragicico giorno: “A Lampedusa, il 3 ottobre del 2013, in un naufragio morirono 368 tra donne, uomini, bambine e bambini. La giornata, istituita per ricordare questa tragedia e per commemorare le vittime dell’immigrazione, deve essere per tutti noi uno stimolo a fare nostra un’Umanità che non ha distinguo o pregiudizi nell’accogliere, nell’aiutare il prossimo, nel regalare un gesto d’amore a chi è in difficoltà” .
“È questo che fa la Croce Rossa Italiana a Lampedusa e in tutti i porti d’Italia nei quali è impegnata nelle attività di accoglienza alle persone migranti. Dal 1° giugno del 2023, gestiamo l’hotspot di Contrada Imbriacola, nel quale abbiamo ospitato complessivamente oltre 113mila persone, nel quale abbiamo dato conforto, aiuto a ciascuna di queste vite. Già, la vita. Durante quelle traversate cariche di speranza molte persone l’hanno persa, altre la vita l’hanno trovata, qualcuno l’ha addirittura vista sorgere su un barchino. E quella vita, ciascuna di quelle vite, merita rispetto”.