L’incidente di Campagna che ha stroncato la vita a due carabinieri: cosa rischia l’attuale indagata?
L’intervista a Marco Valerio Verni, giurista: possibile condanna fino a 18 anni
intervista all' Avv. Marco Valerio Verni sull’incidente di Campagna che ha stroncato la vita a due carabinieri
(AGR) L'auto dei militari in servizio è stata investita da un suv guidato da una donna, Nancy Liliano, 32enne già nota alle forze dell'ordine, poi risultata, ad un primo esame, positiva al test dell'alcool e della droga, che ora deve rispondere di duplice omicidio stradale.
Avvocato Verni, al dunque, in caso di condanna, quale potrebbe essere la pena nei confronti della, al momento presunta, autrice di questi tragici accadimenti?
La procura di Salerno ha contestato alla Liliano il reato di omicidio stradale: ragionando in astratto e, come ha detto lei, ipotizzando una condanna nei confronti dell’attuale indagata, considerando il quadro generale (ci sono due morti, il superamento dei limiti di velocità, la positività, almeno ad un primo esame, della presunta autrice ai test delle sostanze stupefacenti e dell’alcool), si potrebbe arrivare al massimo della pena, ossia diciotto anni di reclusione.
Infatti, con le attuali norme, la pena base, per questo tipo di reato, ha un range edittale dai 5 ai 10 anni di carcere se il tasso alcolemico non è superiore a 1,5 grammi per litro; se supera l'1,5, la pena va dagli 8 ai 12 anni. In caso di pluralità di vittime, come, purtroppo, in questo caso, la pena è più alta e può, appunto, arrivare ad un massimo di 18 anni di carcere.
A parte ciò, da quanto si apprende dalla stampa, ci sarebbero anche dei precedenti importanti a carico dell'automobilista in questione, in materia di spaccio di stupefacenti.
Avvocato, in prospettiva, la riforma del codice della strada, al vaglio del Parlamento proprio in questi giorni, che effetto potrà avere in casi analoghi?
Guardi, nel nuovo Codice della strada, secondo la formulazione del testo di cui si discute in questi giorni, c'è, in linea generale, un inasprimento delle misure riguardanti coloro che si dovessero mettere alla guida in uno stato di alterazione provocato da sostanze, tanto stupefacenti, quanto alcoliche, prevedendo, tra l’altro, un aumento dei termini di sospensione della patente, fino ad arrivare alla relativa revoca.
Ma occorrerà attendere l’esito dell’iter parlamentare, prima di esprimere un pensiero più realistico, diciamo così.
Il cordoglio e la mia vicinanza va alle famiglie di questi due carabinieri e spero vivamente che sia fatta chiarezza sull’accaduto e, al dunque, giustizia.